Linda Gambino – Unexpected (2024)
L’etichetta Filibusta Records estrae dal suo cilindro un altro lavoro molto interessante in ambito jazz.
Si tratta di “Unexpected”, della cantante e compositrice italiana ma residente negli Stati Uniti Linda Gambino, che ha studiato al prestigioso Berklee College of Music di Boston ed assorbito l’arte delle grandi interpreti che hanno fatto la storia della musica afro-americana, tra cui Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan e Betty Carter.
La splendida voce della Gambino regala emozioni lungo tutte le sette tracce che compongono il lavoro: tre sono a sua firma (It Wasn’t Love, Let’s Take Whatever Comes Instead, Your Hands) mentre quattro sono standard (My Favorite Things, Everything Happens To Me, Honeysuckle Rose, Taking A Chance On Love).
Il titolo dell’album riflette perfettamente l’origine spontanea del progetto, e ciò che è scaturito da una semplice collaborazione sugli accordi di una canzone tra Linda ed il chitarrista Andrea Zacchia, si è trasformato in un album completo, grazie ad un pomeriggio d'ottobre ricco d’ispirazione musicale.
A collaborare con loro in studio due ottimi musicisti che rispondono ai nomi di Giordano Panizza al contrabbasso e Maurizio De Angelis alla batteria, entrambi noti nella scena jazz romana, che hanno contribuito con le loro qualità strumentali alla buona riuscita del lavoro.
La Gambino dimostra una maestria ed un talento non solo nell'interpretazione vocale, ma anche nella composizione; i brani da lei firmati non solo non sfigurano con i classici interpretati ma si integrano perfettamente con essi.
"Unexpected" è un viaggio musicale intenso che attraversa vari stati d’animo e periodi, evidenziando la poliedrica arte e la creatività eclettica di Linda Gambino.
Il jazz qui è espresso con la giusta classicità e gli umori che variano rendono il lavoro molto godibile e si ascolta veramente con piacere. La voce di Linda Gambino ci porta ad attraversare porte emozionali che raramente accade di varcare così come la qualità degli arrangiamenti e, ovviamente, alla maestria dei musicisti.
Vorrei citare “Your Hands”, la meravigliosa traccia che chiude l’album e che, da sola, vale l’acquisto … mi ha emozionato particolarmente la voce che parte in solitudine quasi a spaccare il silenzio con la bellezza e poi, raggiunta dagli altri strumenti, prosegue il suo lavoro di seduzione e dolcezza.
Se amate la bellezza come arte e se il jazz ed il bel canto è parte della vostra vita non fatevi sfuggire questo disco.
Registrato presso il Fusion Muic Studio Di Monterotondo (RM)
Sound engineer: Federico Palimieri
Artwork: Flavia Cordoni
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