Recensione | Zarathustra - Museo Rosenbach

Immagine della copertina

 Museo Rosenbach - Zarathustra (1973)

Ventottesimo appuntamento con 50 dischi del prog dopo 50 anni dall’uscita.

All’interno dell’articolo ogni volta ci sarà il link per la playlist Youtube creata con l’album all’interno del canale dell’associazione culturale Trasimeno Prog (iscrivetevi se potete, grazie), corredato da una descrizione per il lavoro in oggetto e dalla tracklist del disco.

Zarathustra”, pubblicato nell’aprile del 1973, è il primo album dei liguri Museo Rosenbach.

Il gruppo nasce dalle ceneri de La Quinta Strada,  formazione di cui erano membri Alberto Moreno, Pit Corradi e Giancarlo Golzi.

Quando nel 1971 arrivano Enzo Merogno, Leonardo Lagorio e Stefano "Lupo" Galifi assumono il nome di Inaugurazione del Museo Rosenbach proseguendo a proporre cover ed iniziano a comporre materiale originale.

Nasce così poco dopo “Zarathustra”, pubblicato dalla Ricordi e basato sull'opera “Così parlò Zarathustra” del filosofo tedesco Friedrich Nietzsche.

La parte musicale è ad opera del bassista Alberto Moreno, i testi invece vengono dal collaboratore Mauro La Luce.

Il primo lato dell’album è occupato dalla suite “Zarathustra”, suddivisa in cinque capitoli; nella seconda facciata trovano posto tre brani.

Nessun successo all’epoca per l’album, oggetto di ostracismo da parte della Rai, che prese le distanze dalle tematiche dell’album in quanto Nietzsche poteva avere un nesso con un’ideologia di estrema destra.

E per di più non piacque l’immagine del busto di Mussolini che s’intravede nel collage in copertina, opera di Caesar Monti.

Invece l’album, poi rivalutato, è uno tra migliori esempi del prog italico del periodo d’oro.

La band ha indubbiamente assorbito influenze di gruppi come King Crimson e Banco del Mutuo Soccorso dando però vita ad un suono distintivo e personale  in un disco dove non è facile trovare punti deboli..

Da riascoltare spesso anche per l’ottima voce di Stefano “Lupo” Galifi; tra le poche da ricordare nel prog italiano.

La tracklist dell’album: Lato A: Zarathustra (I. L'ultimo uomo / II. Il Re di ieri / III. Al di là del bene e del male / IV. Superuomo  / V. Il tempio delle clessidre) / Lato B: Degli uomini; Della natura; Dell'eterno ritorno

La formazione che suona nell’album comprendeva: Stefano "Lupo" Galifi, voce; Enzo Merogno, chitarra elettrica ed acustica e cori; Alberto Moreno, basso e pianoforte; Pit Corradi, mellotron, organo Hammond, sintetizzatore, vibrafono e piano elettrico Farfisa; Giancarlo Golzi – batteria, percussioni, timpani, campane tubolari e, cori. (Alfredo Buonumori - Vivo Umbria)