Claudio Giambruno - Overseas | Redapolis Music

Immagine di Carlo Giambruno

Claudio Giambruno – Overseas (Via Veneto Jazz, 2023)


Bene, mi chiederete, cosa c'entri te col jazz che segui il prog ed il southern rock? Rispondo che sì, sono parecchio ignorante in materia, ma la mia curiosità mi sta portando a documentarmi e studiare un po' la materia che, ammetto, mi intriga parecchio.

Quindi abbiate pazienza e scusate se non abbondo di riferimenti e citazioni…questo disco mi è piaciuto parecchio e son giorni che lo ascolto e mi son sentito di scrivere qualche riga a riguardo.

Claudio Giambruno, classe 1982 è un sassofonista jazz palermitano tra i più apprezzati del panorama italiano.

Infatti, oltre a guidare diversi progetti a suo nome collabora stabilmente con alcuni dei migliori musicisti della scena nazionale.

Diplomato al Conservatorio “A.Scarlatti” di Palermo con la votazione di 110 lode e menzione d’onore in Sassofono Jazz col Diploma Accademico di II Livello ha poi perfezionato i suoi studi sullo strumento e sulla tecnica dell’improvvisazione seguendo delle masterclass con Barry Harris, Harvie Swartz, Riccardo Zegna, Salvatore Bonafede, Seamus Blake, Mark Turner, Steve Swallow, Maurizio Giammarco, Steve Grossman, Max ionata Emanuele Cisi, Ben Wendel e Jerry Bergonzi.

Attualmente ricopre il ruolo di sassofonista dell’Orchestra Jazz Siciliana e si è esibito, negli ultimi anni, con artisti di calibro nazionale e internazionale come Ron Carter, Christian McBride, Dave Holland, John Clayton, Ivan Lins, Jon Faddis, Billy Cobham, Gregory Porter, Manhattan Transfer, David Kikoski, Diane Schuur, Cyrille Aimee, Giorgio Rosciglione, Flavio Boltro, Fabrizio Bosso,  Rosario Giuliani, Daniele Scannapieco, Max Ionata, Enrico Pieranunzi, Dario Rosciglione, Amedeo Ariano, Andrea Rea, Roberta Gambarini, Nicole Henry, Halie Lauren, Simona Molinari, Marteen Weyler, Enzo Zirilli, Gianni Cavallaro e molti altri.

Ha ottenuto anche importanti riconoscimenti quali il Premio Nazionale delle Arti, categoria Jazz nel 2013 ed è stato finalista al Premio Internazionale per solisti di Jazz Massimo Urbani nel 2012.

Direi un curriculum di tutto rispetto che porta al suo nuovo progetto “Overseas” che vede la presenza di Andrea Rea al pianoforte, Dario Rosciglione al contrabbasso, Amedeo Ariano alla batteria oltre, ovviamente a Claudio Giambruno al sax tenore.

Claudio Giambruno compone quattro delle nove tracce in scaletta e rilegge con classe e personalità i restanti cinque brani presi da compositori molto importanti nel panorama della musica mondiale e non solo jazz come Dan Nimmer, Ugo Calise e Carlo Alberto Rossi, Linda Creed e Thom Bell, Vince Guaraldi, Leslie Bricusse e Anthony Newley.

Il nuovo lavoro “Overseas” rappresenta un chiaro esempio di musica hard-bop, caratterizzato da un profondo omaggio alla ricca tradizione del jazz ma con evidenti aromi che arrivano dalla sua terra…la Sicilia.

Il disco si apre con “Lu’s Bounce” di Dan Nimmer che mostra, da subito, la qualità esecutiva dei Nostri con una pimpante sezione ritmica a dettare i tempi su cui il sax ed il pianoforte possono esprimersi con i loro assoli molto efficaci.

First Time I Heard Jobim” è il primo dei quattro brani composti da Giambruno e si cambia registro perché si entra nel mondo del latin jazz e più precisamente della bossa nova, dimostrando una versatilità di tutti i musicisti non comune. 

Ancora di Claudio Giambruno la terza traccia “Gouvy”, dedicato proprio alla città di Gouvy e famoso per il suo festival jazz dove il Nostro ha suonato parecchie volte…brano che torna in ambito hard bop e dal mood frizzante.

Na voce ‘na chitarra e ‘o poco ‘e luna” è la famosa canzone scritta da Ugo Calise e Carlo Alberto Rossi interpretata fra gli altri da Teddy Reno, Roberto Murolo, Fred Bongusto, Bobby Solo, Fausto Cigliano, Mina e Claudio Villa e molti altri…la versione che ne fanno i quattro musicisti è veramente emozionante e piena di pathos.

Con “Sea Muse”, scritta da Giambruno si torna su tempi più vivaci con ottimi intrecci tra il sax ed il pianoforte.

You Make Me Feel Brand” di Linda Creed e Thom Bell è una ballad da ascoltare a lume di candela e, ovviamente, non da soli…Ottima versione che mette in mostra, ancora una volta, la capacità dei musicisti di cambiare pelle e mood in base al brano che eseguono.

Thinkin’ Before Swingin” è il quarto brano scritto da Claudio Giambruno dove la ritmica decisa e precisa detta i tempi per sax e pianoforte…Qui i musicisti si contagiano e ci contagiano con la loro energia e la loro qualità tecnica…ottimo anche l’assolo Dario Rosciglione al contrabbasso.

Siamo quasi giunti al termine di questo ottimo album ma state sereni che anche i due brani che chiudono la scaletta sapranno saziare la vostra voglia di buon jazz.

Ritornano i ritmi latin jazz con la notevole “Ginza Samba”, scritta dal pianista americano Vince Guaraldi e qui riletta con gusto e, ancora una volta, tanta qualità.

Chiusura con la stupenda ballad “Pure Imagination” di Leslie Bricusse e Anthony Newley, proposta con un insolito duetto di sax e contrabbasso…struggente ed emozionante.

A questo punto non posso non consigliarvi l’ascolto e, perché no, l’acquisto di questo album dove l’hard bop viene proposto con una veste fresca ed attuale ma che non si dimentica della tradizione.

Per tutti e non solo per i jazzofili.

Copertina del disco