Raffaele Matta Trio – Bandra West | Redapolis Music Blog

Ritratto dei musicisti del Raffaele Matta Trio.
Raffaele Matta Trio.

 

Raffaele Matta Trio – Bandra West (Isulafactory / Lizard Records, 2024)

Bandra West è il nuovo capitolo musicale del chitarrista e compositore Raffaele Matta ed il suo trio composto da Andrea Parodo al basso elettrico e dal batterista Nicola Vacca.

Album uscito ad Aprile per Isolafactory in collaborazione con Lizard Records di Loris Furlan

Ma il titolo del lavoro richiama anche un quartiere di Mumbai che i tre musicisti conoscono bene per avervi suonato più volte, assorbendo tutto l’humus culturale di quel posto.

Quest’ottimo disco raccoglie quindi vari umori che, partendo dal jazz, arriva ed attraversa sonorità asiatiche e soprattutto indiane.

Un contenitore di suoni affascinante che trasporta l’ascoltatore in un viaggio emozionale senza confini.

Si legge nella loro pagina Bandcamp che: È possibile così scorgere, all’interno delle composizioni, caratterizzazioni rock, elettroniche e mediorientali, con spazi sonori ampi e meditativi, il tutto con un chiaro rimando ad alcune sonorità e sperimentazioni tipiche della musica contemporanea europea e alla musica classica Indiana.

Chitarra, basso e batteria dialogano perfettamente ed ognuno porta il proprio contributo al sound che è omogeneo, senza protagonismi.

È un album che definisce le proprie regole, invitando l'ascoltatore ad esplorare territori sonori dove il confronto diventa creazione e lo scontro si trasforma in armonia.

Un viaggio attraverso un paesaggio sonoro senza confini, un collage di influenze che sfidano le convenzioni musicali: ritmi misteriosi che evocano atmosfere aliene si mescolano con melodie jazz contemporanee, mentre aromi musicali dall'Oriente Estremo aggiungono un tocco di esotismo.

La sezione ritmica non si limita ad accompagnare, è lei stessa protagonista incrociandosi con la chitarra come in “Delhi”, che apre il lavoro ed ottimo biglietto da visita per scoprire il percorso che prosegue con il resto delle tracce presenti nel disco.

Così come la lunga “Hanoi”, stupenda ballad introdotta da un arpeggio di chitarra che ci porta in un viaggio meditativo e sognante dove possiamo apprezzare anche uno stupendo lavoro del basso.

Chitarra più decisa in “The Music Book”, che punta le vele ad occidente perché il viaggio sta per concludersi e si torna nella natia Sardegna.

Un disco da assaporare dall’inizio alla fine e con la giusta concentrazione così da entrare e scoprire tutte le sfumature che contiene e, ne sono sicuro, non potrete fare a meno di schiacciare nuovamente il tasto play del vostro lettore.

Grandi sonorità e composizioni (tutte di Raffaele Matta) di alto livello per un menù che vede nelle spezie l’ingrediente primario e che porta questo piatto in altre dimensioni, quelle delle contaminazioni tra culture.

Se siete alla ricerca di qualcosa di nuovo e di diverso in ambito jazz non fatevi scappare questo disco.

 Copertina del disco. 

Track List: 
 
1. Delhi
2. Japan 
3. 2012
4. Floor Scrubbers
5. Hanoi
6. Chiang Mai
7. The Music Book
8. UAE 
 

 
English version:

Bandra West is the new musical chapter of guitarist and composer Raffaele Matta and his trio consisting of Andrea Parodo on electric bass and drummer Nicola Vacca.

The album, released in April by Isolafactory in collaboration with Lizard Records by Loris Furlan, also draws inspiration from a neighborhood in Mumbai, which the three musicians are familiar with having performed there multiple times, absorbing all the cultural richness of the place.

This excellent album gathers various moods, starting from jazz and delving into Asian and especially Indian sounds. It's a captivating container of sounds that transports the listener on an emotional journey without borders.

As stated on their Bandcamp page: Within the compositions, you can discern rock, electronic, and Middle Eastern characterizations, with spacious and meditative soundscapes, all with clear references to some sounds and experiments typical of contemporary European music and Indian classical music.

Guitar, bass, and drums perfectly converse, each contributing to a homogeneous sound without overshadowing each other.

It's an album that sets its own rules, inviting the listener to explore sonic territories where confrontation becomes creation and conflict transforms into harmony.

A journey through a boundless sonic landscape, a collage of influences challenging musical conventions: mysterious rhythms evoking alien atmospheres blend with contemporary jazz melodies, while musical flavors from the Far East add a touch of exoticism.

The rhythm section doesn't merely accompany; it takes center stage, intertwining with the guitar as in "Delhi," the opening track, an excellent introduction to the journey continued by the rest of the tracks on the album.

Similarly, the lengthy "Hanoi," a beautiful ballad introduced by a guitar arpeggio, takes us on a meditative and dreamy journey where we can also appreciate the splendid work of the bass.

The guitar takes a more assertive role in "The Music Book," setting sail westward as the journey nears its end and returns to the native Sardinia.

It's an album to savor from start to finish with the right concentration to delve into all its nuances, and I'm sure you won't resist hitting the play button again on your player.

Great sounds and high-level compositions (all by Raffaele Matta) make for a menu where spices are the primary ingredient, elevating this dish to other dimensions, those of cultural cross-pollination.

If you're looking for something new and different in the realm of jazz, don't miss out on this album.