Opus Trio - In Studio (A.MA Records, 2023)

Ritratto della band

 

Opus Trio – In Studio (A.MA Records, 2023)

A.MA Records è tra le più interessanti etichette indipendenti italiane che si occupano di jazz, proponendo sempre dischi ed artisti di assoluta qualità e curando molto il prodotto sia nella parte musicale che in quella visiva delle copertine.

Da questa famiglia arriva “In Studio”, esordio discografico della band Opus Trio che vede protagonisti tre musicisti di assoluto valore ed esperienza che rispondono ai nomi di Ralph Moore al sax tenore, il nostro Giuseppe Bassi al contrabbasso e Anthony Pinciotti alla batteria.

Ralph Moore, classe 1956, è nato a Brixton, Londra, Inghilterra. Ha trascorso la sua infanzia a Brixton e, dopo aver provato vari strumenti, ha iniziato a suonare il sax tenore all'età di 14 anni. Nel 1972 si trasferì a Santa Maria, in California, per vivere con suo padre. La madre, non voleva che crescesse a Brixton. Intorno al 1975 si trasferì a Boston, dove suonava localmente e frequentava il Berklee College of Music.Ha registrato diversi album da leader come “Round Trip” del 1985, “623 C Street” del 1987, "Rejuvenate!” del 1988, “Images” sempre del 1988, “Furthermore” del 1990, “Who It Is You Are” del 1993 e “Three Score” del 2019.

Anthony Pinciotti, batterista americano, all'età di 13 anni, già suonava come musicista professionista nel Midwest, avendo l'opportunità di esibirsi con musicisti di Motown e jazz, tra cui il trombettista Marcus Belgrave. Nel 1992, Ira Sullivan lo invitò a trasferirsi a Miami per suonare la batteria nella sua band. In Florida ha anche collaborato con Pat Metheny, Dr. Lonnie Smith, Andy Laverne, Frank Foster e Warren Bernhardt. Negli anni successivi ha suonato anche con Kenny Werner, Gary Bartz, Kenny Barron, Mike Stern e Sheila Jordan. Pinciotti ha registrato in studio con Jonathan Kreisberg, Russ Spiegel, David Smith, Jeremy Steig, Dave Pietro, Jeff Gardner/Drew Gress, Lynne Arriale, Holger Scheidt, Vic Juris, Richard Sussman, Anat Cohen, Mark Soskin e Spike Wilner. Con la band Hush Point (Jeremy Udden, John McNeil, Aryeh Kobkinsky) ha collaborato in due album (Blues And Reds del 2014 e Hush Point III del 2017). A New York, lavora anche con la formazione Anthony Pinciotti's Halcyon Jukebox (con Victoria Cave e Carolyn Leonhart). Dal 2019 fa parte del Joel Frahm Trio e ha anche formato un proprio trio con Ben Street e Steve Cardenas.

Giuseppe Bassi barese classe 1971 Inizia la sua attività concertistica nel 1988, ma a partire dal 1990 divenne assidua e costante. Studia e si perfeziona con i più grandi contrabbassisti del mondo presto ispirandosi a maestri come Ray Brown e Charlie Haden. Nella sua carriera, ha suonato con alcuni tra più grandi musicisti jazz del mondo, tra cui:

Ute Lemper, Lew Tabackin, Bill Mays, Don Friedman, Bobby Durham, John Hicks, Rashed Ali, Jed Levy, Joe Magnarelli, Helen Sung, Mark Soskin, Bill Goodwin, Billy Drummond, Greg Osby, Mal Waldron, David Liebman, George Garzone, Tony Scott , Harold Danko, Avishai Cohen, Adam Nussbaum, Sumire Kuribayashi ecc …

Ha suonato e registrato con tutti i musicisti jazz più importanti e rappresentativi in Italia: Enrico Pieranunzi, Dado Moroni, Roberto Ottaviano, Gegè Telesforo, Roberto Gatto, Stefano Bollani, Francesco Cafiso, Fabrizio Bosso, Gianni Basso, Dino Piana, Franco Cerri, impossibile elencarli tutti. Bassi ha insegnato basso jazz nell’anno accademico 2004- 2005 presso il Conservatorio di Cosenza.

Ad ottobre 2005 si trasferisce a NEW YORK, entrando a far parte di alcuni tra I gruppi più importanti del panorama jazzistico (Lew Tabackin, Joe Magnarelli, Steve Davis, Helen Sung, John di Martino, Peggy Stern, Rashed Ali. Nel 2021 Bassi ha prodotto con Motonokai il film, girato nei pressi della centrale atomica di Fukushima, di cui è protagonista dal titolo “Yomigaeru- Rivivere” ,
con la regia di Alessandro Trapani.
Attualmente suona nei progetti della famosissima attrice/cantante Ute Lemper ed è leader di una nuova band Soul-Funk con la presenza della cantante americana Joanna Teters. Prestissimo l’uscita del nuovo disco. Ha pubblicato diversi album come leader tra cui “Apaturia” del 1995, “We’ll be together again” del 2002, “Totò Jazz” del 2003, “My Love and I” del 2004, “MISSION Formosa” del 2015, “Just You Just Me” sempre del 2015, “Kind of True” ( Mission Formosa) del 2016, “Ciao…..Amore” del 2018, “Atomic Bass” del 2020 e “I Will touch you” del 2021.

In studio” è un disco che cattura dalle prime note di contrabbasso che aprono “The Loneliness Of Godzilla” e che, dopo un lungo intro la melodia prende corpo con l’entrata del sax e della batteria.

Il lontano oriente si presenta con “Tomoko”, brano suggestivo con un pregevole lavoro di Bassi.

Segue la vivace e ritmica “Raffaele” di Ralph Moore con il sax del compositore assoluto protagonista.

Shoky Blues” è un’alta composizione di Giuseppe Bassi che si muove su quei territori jazz degli anni ’60 da club fumoso.

Il latin jazz si impossessa della delicata “Ceora” di Lee Morgan mentre “Anthony’s Dilemma”, tra le mie preferite del disco, mostra la qualità esecutiva del trio nel proporre un jazz moderno che lascia senza fiato anche l’ascoltatore.

Lunar” prosegue il discorso fatto finora e dimostra le doti alla batteria di Pinciotti.

Chiude questo ottimo disco “Fire Weather” di Roy Ayers  con il ritmo ancora a farla da padrone e sax e contrabbasso a dialogare magnificamente.

In conclusione “In Studio” merita di entrare nella discografia di tutti gli appassionati di jazz e contemporary jazz.

La produzione di Antonio Martino ed il suo team è impeccabile e ci regala un’esperienza d’ascolto notevole.

Copertina del disco

Retro copertina