Blewitt - Exploring New Boundaries | Redapolis Music Blog

Immagine dei Bletwitt
Blewitt

Blewitt - Exploring New Boundaries (Neuklang e ADA Music, 2023)

L’anno nuovo ci ha appena lasciato e la speranza è che anche in questo 2024 le uscite discografiche di pregio siano abbondanti per quelli, come il sottoscritto, che amano il nuovo, cercandolo scandagliando la rete e le amicizie … devo dire che il 2023 è stato pregno di ottimi dischi in vari ambiti come il blues, il prog, il jazz.

Un album che mi è piaciuto parecchio e che vorrei porre alla vostra attenzione è “Exploring New Boundaries” del trio jazz Bletwitt uscito il 6 Ottobre in formato digitale e ora anche in cd per Neuklang, ADA Music (Warner Music Group) e che segue il loro primo EP dal titolo “Overture” publicato nel 2022.

La band vede coinvolti tre giovani talenti (non arrivano a cent’anni in tre) che rispondono ai nomi di Stefano Proietti al pianoforte, Oscar Cherici al basso elettrico e Gian Marco De Nisi alla batteria.

L’album è stato registrato presso gli Bauer Studios di Ludwigsburg in Germania con il supporto di due maestri della consolle quali AdrianVon Ripka e Philipp Heck.

Gli stessi autori dichiarano che: “Questo è un progetto in cui abbiamo creduto da sempre con sacrificio e tanto lavoro. Speriamo con questo album di trasmettere compiutamente la nostra idea ed identità musicale, basata sulla ricerca compositiva e la fusione dei linguaggi. Esplorare nuovi confini, come dichiara il titolo dell’album, è il nostro motto sin dal nostro primo incontro, un viaggio dal forte valore umano e sociale, che si pone l’obiettivo di andare oltre i confini dei generi e delle etichette e per fortuna, la musica permette tutto questo, essendo l’unico linguaggio compreso da tutti.”

Exploring New Boundaries” si compone di dodici tracce di cui dieci scritte dai tre musicisti e due notevoli rivisitazioni: “Footprints” di Wayne Shorter e “Passion Dance” di McCoy Tyner.

Il menu proposto dai Blewitt è molto vario e contemporaneo pur non trascurando la tradizione e denota una notevole preparazione sia a livello compositivo che esecutivo.

Copertina del disco

Un mix ottimamente riuscito di jazz, rock e classica dove il pianoforte, il basso e la batteria dialogano, si inseguono, per poi incontrarsi ancora lasciando l’ascoltatore affascinato dalle melodie mediterranee, dal neo soul ma anche dai cambi di umore e di ritmo dove è l’avanguardia a primeggiare.

I brani che vorrei segnalarvi sono la lunga (9,03) "Verso L'Atman" introdotta da un intrigante giro di basso e subito raggiunto da batteria e pianoforte ... un viaggio che porta chi ascolta attraveso più territori compreso quello orientale. 

Poi non posso non citare "Red Sun" dove il trio mostra tutta la sua qualità nello scrivere melodie che poi esplodono in crescendo quasi drammatici dettati dal suono del pianoforte o da aperture sempre melodiche veramente contagiose.

"Pace Nel Mediterraneo", inizio dove è ancora la melodia a farla da pdrone che poi lascia spazio ad un ritmo incalzante per poi ritornare sovrana in un continuo scambio tra pace e dramma.

Chiuderei questo eleco di brani che mi hanno particolarmente colpito (tutti a firma della band) con la ipnotica "Il Fuoco Di Lauridsen" dove piano e batteria dialogano in modo egregio.

Lascio a voi scoprire tutte le dodici tracce, comprese le due cover, che compongono questo riuscito lavoro che non presenta cadute di tono e si mantiene sempre su ottimi livelli.

La registrazione è di ottima qualità e vi la possibilità di gradirne in pieno i suoni in modo chiaro e cristallino, sicuramente un motivo in più per non farvi scappare questo disco che saprà soddisfare tutti I palati anche quelli più esigenti.