Geoff Warren – The Lonely Cool | Redapolis Music Blog

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Geoff Warren  

 

Geoff Warren – The Lonely Cool (Wide Sound Records, 2022)

Geoff Warren è un flautista e compositore inglese ma residente in Italia molto attivo in ambito jazz con frequentazioni nella musica contemporanea, etnica e prog.

Dal 1979, ha fatto parte delle formazioni del compositore jazz Graham Collier come flautista e sassofonista, esibendosi in importanti festival in Europa ed Asia insieme a rinomati musicisti della scena jazz britannica. Tra questi, spiccano nomi come John Surman, Kenny Wheeler, Harry Beckett e John Marshall.

Come leader del "Geoff Warren Quartet", ha registrato diverse volte per la BBC e ha effettuato tour in Ungheria (1984) e Jugoslavia (1985) grazie al supporto del British Council.

Nel 1983, l'Arts Council of Great Britain gli commissionò una composizione per il suo quartetto.

Attivo da vent'anni nel contesto dell'etno-jazz, ha collaborato con artisti internazionali come il tablista indiano Badal Roy, il chitarrista tartaro Enver Izmailov e il chitarrista basco Balen Lopez De Munain.

Tra le sue collaborazioni con musicisti italiani, spicca quella con il bassista abruzzese Marcello Sebastiani, con cui ha inciso diversi dischi e ha effettuato numerose tournée in Europa.

Geoff Warren è stato anche un insegnante di flauto jazz presso la Royal Academy of Music di Londra dal 1985 al 1993.

Ha tenuto masterclass in "flauto jazz" presso conservatori, istituti e sale rappresentative in Italia, Gran Bretagna e Norvegia. Ogni anno presenta un corso estivo internazionale a Borrello (CH) in Abruzzo.

Nel prog rock è ospite speciale nei dischi della prog band italiana Sfaratthons con la quale ha inciso diversi dischi tra cui l’ottimo “Odi Et Amo” uscito nel 2023.

 

Ma veniamo al disco … “The Lonely Cool” è un lavoro molto interessante che ha le sue radici nel jazz rock degli anni ’70 ma non solo perché il percorso all’ascolto ci porta anche nei territori del Canterbury sound, della musica etnica, del prog fino alla riproposizione in chiave jazz dell’inno Southern rock per eccellenza che è “In Memory Of Elizabeth Reed” degli Allman Brothers Band.

 

Come potete notare un menù ricco e vario che attraversa generi e stili e che marchia a fuoco la personalità e le qualità balistiche di Geoff Warren e del suo quartetto che vede, oltre al leader al flauto e flauto contralto, Raffaele Pallozzi al pianoforte ed al Fender Rhodes, Marco Di Marzio al basso e Bruno Marcozzi alla batteria.

17 sono i brani che compongono la scaletta, compreso “The Last World”, bonus track che chiude il disco e che vede gli special guest Lorenza Fontana alla voce e Marzia Del Biondo ai flauti ... il disco scorre che è un piacere e mette in evidenza le doti compositive di Warren e la qualità esecutiva di tutti i musicisti coinvolti.

 

Il flauto, ovviamente è protagonista ma piano, basso e batteria lavorano di fino e non sono assolutamente dei semplici accompagnatori ma il loro contributo eleva la qualità di tutte le tracce rendendo il sound unico e molto personale.

 

Non sto ad elencarvi tutti i brani presenti nel disco per non rovinarvi la sorpresa e lascio a voi il piacere di scoprirli, assaporarli e farveli vostri.

 

Se vi piace il jazz rock, il flauto, il piano elettrico ed una sezione ritmica precisa ma anche piena di inventiva non dovete farvi scappare questo ottimo disco.

 

Un viaggio che vi farà percorrere molteplici sentieri del jazz contemporaneo e contaminato ma con le radici ben salde nei gloriosi anni ’70.

 

Copertina del disco

La qualità di registrazione è ottima e si possono apprezzare tutti gli strumenti e tutte le loro sfumature grazie al lavoro presso i Bess Studios curata da Domenico Pulsinelli e Claudio Esposito.

La bella immagine di copertina è opera di Erika Secondino mentre le grafiche sono di Rocco Quaglieri.