Quinto appuntamento con 50 dischi del prog dopo 50 anni dall’uscita - Quadrophenia dei The Who.

Di Alfredo Buonumori di Vivo Umbria

Quadrophenia - The Who (1973)

All’interno dell’articolo ogni volta ci sarà il link per la playlist Youtube creata con l’album all’interno del canale dell’associazione culturale Trasimeno Prog (iscrivetevi se potete, grazie), corredato da una descrizione per il lavoro in oggetto e dalla tracklist del disco.

“Quadrophenia”, pubblicato il 26 ottobre del 1973, è il sesto album del gruppo inglese The Who.

Il disco, seconda opera rock della band dopo “Tommy”, racconta la storia del protagonista Jimmy – un giovane con problemi esistenziali - che si aggrappa alla generazione Mods nel tentativo di trovare un significato alla sua vita.

Pur non trattandosi di progressive rock siamo davanti ad un concept album – un pò come accadrà un anno più tardi per “The lamb lies down on Broadway” dei Genesis con la storia di Rael - quindi a buon titolo può far parte di questa rubrica.

Il doppio album (composto da 17 brani), è stato concepito da Pete Townshend e va possibilmente ascoltato in maniera integrale; risulta infatti molto difficile indicare quali siano i pezzi migliori perché la qualità è davvero elevata.

In ogni caso segnalerei in ordine di esecuzione la potente “The real me”, la strumentale titletrack “Quadrophenia”, l’intimista “I’m one”, la pianistica “Helpless dancer”, la scelta come singolo di lancio “5:15”, la lunga “Doctor Jimmy”, la strabordante “The rock” e la conclusiva “Love, reign o’er me”.

E’ l’album con cui ho conosciuto la band è mi è sempre rimasto nel cuore; per me il loro assoluto capolavoro.

Da riscoprire e riascoltare per recuperare la bravura di questi musicisti – alcuni dei quali, come John Entwistle e Keith Moon purtoppo non più tra noi.

La tracklist dell’album: Lato A: I am the sea; The real me; Quadrophenia; Cut my hair; The punk and the godfather / Lato B: I’m one; The dirty jobs; Helpless dancer; Is it in my head; I’ve had enough / Lato C: 5:15; Sea and sand; Drowned; Bell boy / Lato D: Doctor Jimmy; The rock; Love, reign o’er me    

La formazione che suona nell’album comprendeva: Roger Daltrey voce; Pete Townshend; chitarra, tastiere e voce; John Entwistle, basso, corno e voce; Keith Moon, batteria, percussioni e voce in Bell boy / Altri musicisti: Chris Stainton, pianoforte in Dirty Jobs, Helpless Dancer, 5:15 e Drowned; John Curle, voce giornalista in Cut my hair.

 

Ascolta The Who Quadrophenia