Secondo appuntamento del 2023 con 50 dischi del prog dopo 50 anni dall’uscita."Dedalus"

Di Alfredo Buonumori - Vivo Umbria

Dedalus - Dedalus (1973)

All’interno dell’articolo ogni volta ci sarà il link per la playlist Youtube creata con l’album all’interno del canale dell’associazione culturale Trasimeno Prog (iscrivetevi se potete, grazie), corredato da una descrizione per il lavoro in oggetto e dalla tracklist del disco.

“Dedalus”, pubblicato nel 1973, è l’album d’esordio dei piemontesi Dedalus.

Il gruppo si era formato a Pinerolo; dopo aver partecipato al Festival di Avanguardia e Nuove Tendenze di Napoli ottenne un contratto con l’etichetta milanese Trident che fece uscire il disco durante l’inverno del 1973.

L’album, interamente strumentale, mescola jazz e rock secondo l’insegnamento lanciato anni prima da Miles Davis, anche sull’onda di influenze di gruppi come Weather Report, Mahavishnu Orchestra, Nucleus e Soft Machine.

E’ composto da 5 brani tra cui si segnalano in particolare le aperture delle due facciate, “Santiago” e “CT 6” e la conclusiva “Brilla”.

Proprio quest’utima, con introduzione e conclusione con il sax, ha un interessante utilizzo del violoncello elettrico su una base molto ritmata dove s’inserisce la chitarra.

In “Santiago” è ancora la chitarra a disegnare inizialmente un riff che viene stemperato dalle tastiere per far spazio alla ritmica, al sax e a varie forme d’improvvisazione.

“CT 6“, la traccia più lunga del lotto, è quella dove maggiore è la coesione del gruppo e se possibile ancora più libera come struttura compositiva ed espressiva con i vari strumenti creano spazi solistici che si susseguono molto coinvolgenti.

Che si trattasse di un lavoro troppo avanti per il periodo in cui è stato pubblicato ?

Forse; tuttavia rimane il fatto che il disco è un ottimo capitolo della musica d’avanguardia del nostro paese.

 

La tracklist dell’album: Lato A: Santiago; Leda; Conn / Lato B: CT 6; Brilla

La formazione che suona nell’album comprendeva: Marco Di Castri, chitarra e sax tenore; Fiorenzo Bonansone, violoncello elettrico e tastiere; Furio Di Castri, basso e percussioni; Enrico Grosso, batteria e percussioni; René Aktuela Mantegna, percussioni africane.

Buon Ascolto !

CLICCA QUI PER ASCOLTARE IL DISCO