“Seventh Sojourn”, pubblicato il 23 ottobre del 1972, è l’ottavo album degli inglesi Moody Blues

 Di Alfredo Buonumori - Vivo Umbria

 Moody Blues - Seventh Sojourn (1972)

 Trentaseiesimo appuntamento con 50 dischi del prog dopo 50 anni dall’uscita.

All’interno dell’articolo il link per la playlist Youtube creata con l’album sul canale dell’associazione culturale Trasimeno Prog (non dimenticate di visitare il canale in ogni caso e di iscrivervi, se potete).

La band, tra i primi gruppi ad abbracciare la formula musicale del prog o meglio a crearne i presupposti negli anni’ 60, fu costretta a posticipare la pubblicazione del disco perché le vendite del precedente “Every good boy deserves favour” erano ancora molto favorevoli; nonostante ciò alcuni malumori iniziavano a serpeggiare all’interno del gruppo e l’album pare risentire di tale situazione.

La maggiore critica riguardava un’eccessiva fruibilità della proposta – prova ne sia il raggiungimento di posizioni di tutto rispetto nelle classifiche inglesi ed americane del primo singolo “Isn't life strange”, pubblicato molti mesi prima dell’uscita del 33 giri.

Altri brani degni di nota sono la ballata “New horizons”, “For my lady”, You and I” e “The land of make believe”.

L’album nel complesso è un buon lavoro che manca però di quel guizzo di imprevedibilità che aveva caratterizzato alcuni dischi precedenti.

La formazione che suona nell’album comprendeva: Justin Hayward chitarra e voce; John Lodge, basso e voce; Michael Pinder, tastiere e voce; Ray Thomas, flauto e voce; Graeme Edge, batteria.

 Buon Ascolto !

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