“Io come io”, pubblicato nel 1972, è il secondo album de Il Rovescio della Medaglia.

Di Alfredo Buonumori - Vivo Umbria

 Il Rovescio della Medaglia - Io come io (1972)

Trentanovesimo appuntamento con 50 dischi del prog dopo 50 anni dall’uscita.

All’interno dell’articolo il link per la playlist Youtube creata con l’album sul canale dell’associazione culturale Trasimeno Prog (non dimenticate di visitare il canale in ogni caso e di iscrivervi, se potete).

Il gruppo, formatosi a Roma, aveva pubblicato l’anno precedente “La Bibbia”, particolare album con testi afferenti argomenti biblici e registrato in presa diretta, cioè senza sovraincisioni.

“Io come io”, pur proseguendo sulla strada dell’hard rock come il lavoro precedente, è più ricco di spunti melodici e risente di un’influenza progressive.

Soltanto quattro sono i brani per l’esigua durata di meno di mezz’ora  - forse un record - ed è un peccato perché quando l’album finisce ti viene voglia di ricominciare.

I testi traggono ispirazione dal pensiero filosofico dell'idealista Johan Gottlieb Fichte.

Si inizia bene con “Io” ed il suo potente suono rock con il cantato di Ballarini; è poi la volta di  "Fenomeno", brano più complesso ed articolato dove emergono la chitarra di Vita tra riff potenti e spunti acustici ed il pregevole basso di Urso.

Il secondo alto si apre con "Non Io" nuovamente punteggiato da melodia e momenti più duri mentre la conclusione è affidata ala titletrack con cui si torna al lato più potente del sound dei romani; un ottimo album.

La formazione che suona nell’album comprendeva: Pino Ballarini, voce e flauto; Enzo Vita, chitarra;  Stefano Urso, basso; Gino Campoli, batteria.

Buon Ascolto !  

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