Aldo Pinelli ci racconta la storia del rock progressivo argentino.

 Di Aldo Pinelli

BREVE STORIA DEL ROCK PROGRESSIVO ARGENTINO

Ho chiesto ad Aldo Pinelli, musicista e compositore argentino, di raccontarci, dalla sua esperienza, la storia del rock e prog del suo Paese ... ecco cosa ci scrive.

Tra il 1965 e il 1968 e dopo che i primi gruppi di musica beat fecero scalpore a Buenos Aires e nelle città più importanti dell'Argentina (Rosario, Córdoba, Mar del Plata), queste band e solisti (Los Gatos, Moris, Tanguito, Almendra, Manal) si separarono dando spazio a band più vicine al rock. Tra queste ultime, alcune cominciarono a fare una ricerca stilistica più elaborata, sperimentando arrangiamenti e parti strumentali che fino a quel momento nessuno aveva sviluppato nella musica popolare argentina. La maggior parte di esse furono ispirate dalle band inglesi. C'è stato, da un lato, un forte movimento acustico basato sul folk e, dall'altro, il rock elettrico.

                                                                               Los Gatos

Così, all'inizio degli anni '70, si svolge il primo festival B.A.Rock (Buenos Aires Rock) dove emerge Sui Géneris come duo acustico (con successiva band elettrica di accompagnamento) composto da Charly García e Nito Mestre. Questo è stato uno dei gruppi più popolari dell'Argentina e dell'America Latina. Negli anni successivi, la figura di Charly García inizia ad emergere come un idolo del rock nazionale. Questo gruppo avrebbe pubblicato tre album, di cui il terzo ("Pequeñas anécdotas sobre las instituciones") è un album prog a tutti gli effetti, conservando alcuni ricordi acustici.

                                                                         Charly García 

La prima metà degli anni '70 sarà un'enorme generatrice da cui emergeranno grandi gruppi. Dopo la separazione degli Almendra, Luis Alberto Spinetta (l'altro grande idolo del rock argentino) formò i Pescado Rabioso (con un rock duro nel primo album e molto raffinato nel secondo) e dopo lo scioglimento di questa band formò gli Invisible, pubblicando tre album di cui l'ultimo ("El jardín de los presentes") è, secondo me, il migliore; Arco Iris (guidati da Gustavo Santaolalla, successivamente vincitore di due premi Oscar per la migliore composizione originale per film) con il loro album "Agitor Lucens"; Espíritu (con il duo compositivo di Osvaldo Favrot e Fernando Bergé), molto legati ai Yes e con due album, di cui il primo ("Crisálida") è riconosciuto a livello internazionale; Aquelarre (stabilitisi in Spagna nell'ultima fase); El Reloj; Alma y vida; Orion's; Ave Rock; Madre Atómica; OM; ecc.

                                                                              Invisible

Nella seconda metà degli anni '70 emerse un'altra serie di band, solo alcune delle quali raggiunsero un riconoscimento massiccio del pubblico prog e non solo: Crucis, che raggiunse una grande risonanza per il virtuosismo dei suoi quattro membri e il secondo album ("Los delirios del mariscal") che ebbe un grande successo; Alas, un trio con un eccellente mix tra ELP e la musica di Buenos Aires (tango moderno) che pubblicò due album ("Alas" e "Buenos Aires sólo es piedra"); La Máquina de Hacer Pájaros (la nuova band di Charly García dopo la separazione dei Sui Géneris) con molto del prog inglese (Genesis, Yes) ma con originalità data dalla composizione quasi esclusiva di García e la sua formazione classica, che produsse due album, dei quali il secondo ("Películas"), sempre secondo il mio gusto personale, è il migliore; M.I.A. (Músicos Independientes Asociados, guidati dall'eccellente tastierista Lito Vitale) pubblicò quattro album in modo indipendente, funzionando come una cooperativa in cui i musicisti formavano sottogruppi di diversi stili (acustico, jazz fusion, prog) e, a mio parere, il secondo album ("Mágicos juegos del tiempo") è il più riuscito; Spinetta Jade (la nuova band di Luis A. Spinetta), che, sebbene con vari momenti progressivi (album "A 18 minutos del sol"), si inclinò più verso la fusione con elementi jazzistici; Bubu (con il loro grande album "Anabelas"); Los Desconocidos de Siempre (la nuova band di Nito Mestre, con un progresivo acustico di eccellente livello e un meraviglioso primo album dallo stesso nome), ecc.

                                                                                 Alas

Altri gruppi non ottennero un successo di massa come quelli appena citati, ma comunque il livello della loro musica era molto alto: Trigémino, Redd (della provincia di Tucumán), Pablo el Enterrador (di Rosario, provincia di Santa Fe). Entrando negli anni '80, quasi non rimanevano tracce del rock prog, ad eccezione di Serú Girán, la nuova super band di successo di Charly García che aveva pubblicato nel 1978 il suo primo grande album omonimo, pieno di vari temi sinfonici alla Tony Banks, e di rock e ballate. Questa band continuò fino al 1983. Così, un pugno di gruppi continuò a sostenere lo stile prog: Mandrágora, Als, Nexus e la mia stessa band, Hábitat, anche se nessuno poté pubblicare il proprio materiale.

                                                             Habitat di Aldo Pinelli

Solo negli anni '90 iniziarono ad ascoltarsi nuovi gruppi del nostro stile: Hábitat tornò nel 1994, ma pubblicò il suo primo album su cassetta solo nel 1997 ("Historias olvidadas" - con remix nel 2012); Nexus continuò a suonare, con uno stile vicino a quello degli ELP, ma con la chitarra come protagonista invece delle tastiere.

Chaneton, molto vicino ai Marillion; 2112, influenzati dai Rush; Baalbek; Supernova, Presto Vivace, Rael - con spettacoli visivi che emulano i Genesis della prima metà degli anni '70), ecc. Da sottolineare è che Robert Fripp ha scelto Buenos Aires per il rilancio dei King Crimson nell'ottobre 1994 (con il loro EP "Vrooom") e ha continuato a tornare regolarmente in Argentina per tenere il suo seminario Guitar Craft.

                                                            Mariela González dei Nexus

Un supporto molto importante è stato dato da diversi programmi radiofonici esclusivamente dedicati al rock prog e sinfonico (La llave oculta, precursori di questo tipo di programmi condotti da Darío Carzino e Jorge López, The musical box, El sueño de Isildur, Gigantes bajo el sol condotto da Marcelo Scévola, El retorno del gigante condotto da Gustavo Bolasini, Viajero inmóvil condotto da Felipe Surkan). Inoltre, a partire dal 1996, Carzino, López, Andrés Valle e Jorge Piazza hanno creato l'ARPRO (Associazione del rock progressivo), pubblicando una rivista che in seguito diventerà Seventh Heaven e, successivamente, la lussuosa rivista Mellotron - editata da Valle -, portando anche band come The Flower Kings, Cast, Ilúvatar e Pär Lindh Project. D'altra parte, l'esclusivo negozio di dischi prog e celtico Discover, di proprietà di Valle, che ha anche lanciato la rivista omonima che in seguito è stata sostituita dall'ottima Mellotron, arrivando a superare le trenta edizioni. Oggi, Valle è l'editore di www.mellotronweb.com.ar, un sito con aggiornamenti continui sulle notizie del prog mondiale.

A partire dagli anni 2000 il movimento prog argentino si ravviva e si organizzano concerti e festival. Alle varie band che continuano a suonare se ne aggiungono di nuove (Sergio Álvarez, Poseidótica, Akenathon, Volvox, Rotten Apples e la mia nuova band, Invernalia, tra molte altre). La pubblicazione di album si sussegue e è un decennio in cui il nuovo movimento attira seguaci e riconoscimento internazionale. Di vitale importanza è stata la creazione di Viajero Inmóvil, di cui si è parlato in precedenza, la prima etichetta esclusivamente di rock prog e sinfonico argentino. Questa etichetta pubblicherà i nuovi album e riediterà quelli dimenticati degli anni '70 e '80, facendo conoscere opere sconosciute a molte persone e rivalutando l'origine del genere. Oggi, Viajero Inmóvil raggiunge le cento edizioni ed è riconosciuta a livello internazionale, oltre a che Surkan è chiamato a far parte della giuria dei Premi Carlos Gardel per la musica argentina in generale.

                                                                   Invernalia di Aldo Pinelli

Così, l'ultima decade ha visto un notevole sviluppo del genere, con l'emergere di nuove band e solisti, con Buenos Aires nel calendario dei tour delle grandi band prog internazionali, che hanno anche dato concerti a Rosario, Mar del Plata, Córdoba e Mendoza. Gli ex membri dei Rael sono diventati i Genetics, continuando a proporre concerti che emulano i Genesis, con la partecipazione di Steve Hackett in uno di essi (esperienza che si ripeterà il prossimo 25 agosto 2023 presso lo stadio Luna Park). L'ex membro degli Hábitat Roberto Sambrizzi ha formato The Past, riproducendo dal vivo l'album "Misplaced Childhood" e portando Steve Rothery per uno di questi eventi.

                                                                 Genetics, tribute band dei Genesis

Negli ultimi anni, il mio contributo personale è stato la relazione stabilita con Loris Furlan, dell'etichetta discografica italiana Lizard Records, facendo conoscere la sua discografia in Argentina, distribuendo le sue edizioni e portando in Italia le novità del prog argentino nei miei successivi viaggi, oltre a formare la mia band italiana Clan Aldo Pinelli e a tenere concerti dal 2011. Da questa relazione è nata l'idea di Furlan di pubblicare un album con canzoni classiche del prog italiano, ma con il canto in spagnolo. Questo è stato realizzato con l'ultimo album degli Habitat prima della loro separazione nel 2021: "Hans, la Niña y el Príncipe". Unico tributo in spagnolo al prog italiano. Sono sorti altri nuovi programmi radiofonici (come Los especiales del guardián de los cielos - condotto da Hugo Lagar-) e un importante dispiegamento di edizioni digitali, dato il basso volume di vendite di CD che si stava annunciando negli ultimi tempi, oltre a consentire a molti solisti e band di mostrare la loro opera. Alcuni festival prog sono cresciuti in organizzazione, come il La Plata Prog, che nel 2023 celebra la sua nona edizione e il nuovo Spring Prog Fest (organizzato da Invernalia, che ha tenuto la sua prima edizione nel 2022). Da qui in poi, questa energia generata nel passato continua con l'inerzia creativa caratteristica della sfrenata passione argentina. (Aldo Pinelli)   

                                                      Aldo Pinelli Habitat - Hans La Nina

                                                  Aldo Pinelli Habitat - No Me Pertubes