“Ys”, pubblicato il 25 maggio 1972, è il secondo album del Balletto di Bronzo.

la foto di copertina mostra quattro foto di una donne dei primi del novecento.

 Di Alfredo Buonumori - Vivo Umbria

Balletto di Bronzo - Ys (1972)

Ventiseiesimo appuntamento con 50 dischi del prog dopo 50 anni dall’uscita.

All’interno dell’articolo il link per la playlist Youtube creata con l’album sul canale dell’associazione culturale Trasimeno Prog (non dimenticate di visitare il canale in ogni caso e di iscrivervi, se potete).

Dopo la pubblicazione del primo lavoro, “Sirio 2222”, con l’inserimento si aggiunge del bassista Vito Manzari e dell’ex Città Frontale Gianni Leone, un tastierista con una predilezione per Keith Emerson, cambiano le sonorità proposte dalla formazione; si passa infatti dall'hard-rock ad un suono a cavallo tra psichedelia e prog.

La figura di Leone diviene centrale, anche grazie al suo modo di presentarsi, del tutto anticonformista.

Nel disco si immagina che l'ultimo uomo rimasto sulla Terra compia un viaggio allucinante prima di sparire, come accadde per l’isola di Ys, che fu inghiottita dalle acque.

Tra le tracce della prima facciata va segnalata anzitutto la presenza nei cori di “Intoduzione “ di Giusy Romeo, poi nota come Giuni Russo e la complessità di “Primo incontro”, con un intenso dialogo tra tastiere e batteria davvero pregevole.

Nella seconda facciata segnalo ”Secondo incontro”, il cui testo fa riferimento ad una riflessione sulla vecchiaia e la morte; uno tra i dischi più particolari del prog italiano.

La formazione che suona nell’album comprendeva: Gianni Leone, voce e tastiere; Lino Ajello, chitarra; Vito Manzari, basso; Gianchi Stinga, batteria.

Buon Ascolto !

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