#50prog72_05 – New Trolls / Ut

L'immagine raffigura la copertina di "Ut" dei New Trolls ed è composta da una fascia verticale bianca, una verde, una rossa ed una ancora bianca.

 Di Alfredo Buonumori - Vivo Umbria

Quinto appuntamento con 50 dischi del prog dopo 50 anni dall’uscita.
 
All’interno dell’articolo il link per la playlist Youtube creata con l’album sul canale dell’associazione culturale Trasimeno Prog (non dimenticate di visitare il canale in ogni caso e di iscrivervi, se potete).
 
“Ut”, pubblicato nel 1972, è il quarto album del gruppo dei New Trolls.
In quell’anno D’Adamo abbandona – al suo posto arriva Frank Laugelli – e Maurizio Salvi diventa un membro stabile del gruppo. Sarà con questa formazione il gruppo pubblica due album: “Searching for a land” ed appunto “UT”.
Vittorio De Scalzi dopo un abbandono momentaneo rinuncia al ruolo di autore e si ritaglia un piccolo spazio come chitarrista;
E questo è solo l’inizio di quanto capiterà tra divisioni, polemiche, creazione di varie “fronde” come New Trolls Atomic System, Il Mito New Trolls, La Leggenda New Trolls, Ut New Trolls  e di certo ne dimentico qualcuno.
Il disco risulta comunque interessante; vi sono naturalmente racchiuse influenze classiche, come forse ovvio dopo “Concerto Grosso”, ma anche molto altro; Di Palo dimostra ancora il suo valore sia come cantante che nel ruolo di chitarrista solista – ottimo il lavoro sul “Paolo e Francesca”- ed il resto della band fornisce una buona prova.
“Studio”, rielaborazione di uno studio per piano di Johann Baptist Cramer ad opera di Maurizio Salvi apre l’album e confluisce dopo circa tre minuti nella traccia seguente, "XII strada"; atmosfere che mi fanno si pensare al prog ma pure ad un’ipotetica colonna sonora; bel brano.
Ancora "I cavalieri del lago d'Ontario", con la voce di Di Palo che fa capolino per la prima volta nel disco mentre cambi improvvisi di ritmo con le tastiere in evidenza – e di nuovo un occhio alla musica classica - contribuiscono al carattere prog del brano, forse il migliore dell’album.
La breve "Storia di una foglia" – non indimenticabile e "Nato adesso" creano atmosfere più tranquille mentre Di Palo nuovamente fa dei bei numeri con il suo strumento e chiudono la prima facciata.
Il secondo lato si apre con la lunga "C'è troppa guerra," dove si fa sentire l’amore per il rock duro e dove Di Palo si fa notare per l’ottima vocalità; altro brano notevole.
Di "Paolo e Francesca" ho accennato prima; al di là della chitarra di Di Palo non c’è molto altro da ricordare; il disco si completa con "Chi mi può capire", che pone fine al primo “periodo” del gruppo.

Di lì a poco infatti De Scalzi abbandonerà per mettere in piedi una sua casa discografica (la "Magma") ed i NTAtomic System; Di Palo costituirà con Belleno prima gli Ibis e poi i Tritons; e fermiamoci qui perché come accaduto per molti altri gruppi nostrani i dissapori si sono sprecati.
Un buon album rimanendo al contenuto strettamente artistico; da riascoltare.

La formazione che suona nell’album comprendeva: Nico Di Palo, chitarra e voce solista; Vittorio De Scalzi, chitarra (traccia 3); Maurizio Salvi – tastiere; Frank Laugelli (alias Frank Rhodes), basso; Gianni Belleno, batteria e cori

Buon ascolto

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