Bright Magus - Jungle Corner | Redapolis Music Blog

Ritratto della band
Bright Magus
 

Bright Magus - Jungle Corner (Irma Records, 2023)

Il 27 Ottobre scorso è uscito un disco che mi ha letteralmente lasciato a bocca aperta per la sua originalità e qualità sonora … la cosa che mi dà ancora più soddisfazione è che la band, il cui nome è Bright Magus, è italiana ed il disco “Jungle Corner”, è un sentito ed appassionato omaggio (composto da brani inediti scritti per l’occasione) al gigante Miles Davis e, nello specifico, al suo periodo elettrico quando lavorava con personaggi come Teo Macero e Bill Laswell.

Ritrovare quelle atmosfere elettriche che, negli anni ’70, sconvolsero le carte del jazz, contaminandolo col rock, i ritmi funk e la psichedelia è una gran bella boccata d’ossigeno in un periodo, quello attuale, dove tutto è finto e plastificato, sentire il suono di un piano elettrico, beh tutto questo a noi appassionati di musica di qualità non può che farci felici … ma badate bene non è un discorso da boomer il mio perché qui quelle sonorità vengono trasportate ai giorni nostri e risultano fresche e convincenti.

Il disco è stato registrato in presa diretta e conferma, all’ascolto, la notevole coesione che c’è tra i cinque musicisti che rispondono ai nomi di Giovanni Calella al basso, Leziero Rescigno alla batteria, Alberto N. A. Turra alla chitarra, Mauro Tre al piano rhodes e tastiere e Gianni Sansone alla tromba.

Jungle Corner” è un disco pieno di idee ed invenzioni dove l’improvvisazione è una spezia che da più sapore alle ottime composizioni con un sound ben sostenuto da una ritmica precisa ed incisiva a dettare tempi ed umori al piano, alla chitarra ed alla tromba.

L’album si apre con la traccia “Selim / Miles” che chiarisce subito l’intento dei cinque musicisti che partendo da una composizione di Davis che poi si evolve in un loro tributo nei confronti del trombettista americano.

Jungle Corner”, titolo che rimanda a “On The Corner” di Miles Davis ci fa tornare alla mente anche sonorità care ai Weather Report per l’uso quasi tribale della batteria e dalla sonorità afro jazz con il piano elettrico protagonista con la chitarra.

Sempre dettata da un ritmo incalzante (notevole la sezione ritmica) “A Way” vede anche la partecipazione di Enrico Gabrielli (Calibro 35) al flauto ad impreziosire il sound già marchiati a fuoco magistralmente dagli assoli di tromba, piano e da una chitarra veramente molto ispirata.

Jellow Interlude”, brano che potremmo definire di jazz psichedelico, ci conduce in un viaggio di oltre nove minuti che vorresti non finisse mai.

Si arriva alla penultima traccia “Lullaby For My Father”, bella dedica che fa Mauro Tre al padre scomparso circa trent’anni fa. Ancora presente Enrico Gabrielli questa volta al clarinetto … inizio calmo dettato dal piano elettrico maè solo questione di tempo perché arrivano i fiati e, subito dopo la sezione ritmica e un gran assolo di chitarra.

Il lavoro si chiude con “Long Legs”, cinque minuti e cinque secondi di grande jazz rock sempre con la ritmica decisa, il solito gran lavoro di piano elettrico, tromba e chitarra elettrica.

In conclusione se avete amato il jazz elettrico dei primi anni ’70, se amate quel Miles Davis li, la Mahavishnu Orchestra, ed i Weather Report ma trasportati nel presente e volete ascoltare cinque musicisti di notevole caratura sia compositiva che esecutiva questo Jungle Corner fa per voi.

La bella copertina è opera di Barba Ughi alias BAX.

Copertina del disco

 

Track List:

1. Selim/Miles (10:28)
2. Jungle Corner (5:24)
3. A Way (8:36)
4. Jellow Interlude (9:05)
5. Lullaby For My Father (6:54)
6. Long Legs (5:04)

Formazione:

Mauro Tre: Piano Rhodes, Organo
Alberto Turra: Chitarra Elettrica
Gianni Sansone: Tromba, Percussioni
Giovanni Calella: Basso Elettrico, MS20
Leziero Rescigno: Batteria, Percussioni

Ospite: Enrico Gabrielli: Flauto e Clarinetto

 


Il disco è stato presentato il 09 Novembre a Prog On The Lake su radio Progsky.

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