martedì 30 settembre 2025

L’Antidote – Tre musicisti, tre culture, un viaggio sonoro che cura e unisce | Redapolis Music Blog

L’Antidote 

L’Antidote – L’Antidote (Ponderosa Music Records, 2025)

Quando la musica diventa respiro, incontro e cura 

C’è qualcosa di profondamente terapeutico in L’Antidote, il disco d’esordio omonimo del trio pubblicato da Ponderosa Music Records, formato da Redi Hasa al violoncello, Bijan Chemirani alle percussioni (zarb, daf, calabash, saz lafta) e Rami Khalifé al pianoforte. Nove tracce che respirano con chi ascolta, un viaggio sensoriale tra Oriente e Mediterraneo, tra tradizione e sperimentazione, tra improvvisazione e composizione meditativa.

L’album nasce anche da un’intuizione lungimirante: quella di Titti Santini, patron di Ponderosa Music Records, che cinque anni fa immaginò che tra tre musicisti provenienti da mondi e culture diverse, ma accomunati da una naturale inclinazione all’improvvisazione, potesse nascere la giusta alchimia. La sua previsione si è rivelata straordinariamente azzeccata: ciò che ne è emerso è un suono autentico e unico, capace di farsi ascoltare e sentire.

L’uscita del disco è stata anticipata da singoli che ne raccontano lo spirito: Pomegranate, messaggero di armonia e unione, è un abbraccio sonoro che sembra fermare il tempo; The Orchard dipinge un paesaggio musicale ampio e luminoso, dove i suoni si rincorrono in una danza ipnotica; Rosée trascina l’immaginazione verso gli angoli più lontani e misteriosi dell’Oriente, con delicatezza sospesa tra sogno e contemplazione; Nanana segna un punto di svolta verso sonorità più uptempo, fondendo tensione e dinamismo; mentre The Wind through the Cedar Tree, rivisitazione pianistica di Khalifé, svela nuove sfumature emotive, amplificando introspezione e meditazione.

I nove brani sono il risultato di una libertà totale. Per Hasa, Chemirani e Khalifé, l’elemento centrale è l’assenza di barriere: nessuna scatola, nessun confine, nessun filtro. La musica si muove in più direzioni contemporaneamente, restando sempre autentica, potente e immediata. Ogni nota è un dialogo, ogni silenzio un respiro condiviso: l’improvvisazione è al centro della composizione, lontana da schemi rigidi o formule preconfezionate.

L’Antidote oscilla tra introspezione e trance estatica, tra contemplazione e gioia di vivere. Brani come Shadows of Flowers on My Wall o la struggente Pomegranate offrono momenti di quiete e riflessione, mentre Dates, Figs and Nuts e Nanana invitano a lasciarsi andare, a ballare, liberando le energie negative e celebrando la vita. La musica diventa così un vero antidoto, capace di curare e rigenerare.
 

L’Antidote (Redi Hasa, Bijan Chemirani, Rami Khalifé)

Ma L’Antidote è anche un incontro tra culture e geografie distanti: l’Albania di Hasa, il Libano di Khalifé e l’Iran di Chemirani si fondono in un linguaggio universale. L’elettronica, la distorsione e gli effetti sugli strumenti acustici arricchiscono senza mai appesantire, creando nuove sfumature emotive in equilibrio tra tradizione e innovazione.

Il nome stesso del progetto richiama un periodo difficile, il 2020, quando il mondo cercava antidoti contro la pandemia. Per il trio, la musica è un antidoto contro la realtà, contro la violenza, le ingiustizie, le guerre e i sentimenti negativi che ognuno porta dentro di sé. Trasformando rabbia, frustrazione e oscurità in melodia, ritmo e armonia, Hasa, Chemirani e Khalifé offrono un momento di evasione e speranza, un’occasione per ritrovare equilibrio interiore e bellezza.

Da maggio a dicembre 2025, il trio ha firmato la colonna sonora della mostra “Giorgio Armani Privé 2005–2025 – Twenty Years of Haute Couture” all’Armani/Silos di Milano, confermando la versatilità del progetto. E presto, dal vivo, la musica prenderà forma sui palchi europei: il 5 novembre allo Studio de l’Ermitage di Parigi, il 6 in Triennale Milano Teatro per JAZZMI, l’8 al Folk Club di Torino, il 9 alle Sale Apollinee di Venezia, l’11 al Roma Jazz Festival, il 12 allo Sghetto Club di Bologna Jazz Festival, il 15 al London Jazz Fest e il 16 all’Het Depot di Leuven.

L’Antidote non è solo un disco: è una dichiarazione di bellezza, speranza e umanità. È un ponte che unisce culture, storie e anime lontane, un invito a fermarsi ad ascoltare, a sentire il respiro della musica che scorre tra gli strumenti e dentro di noi. Ogni nota, ogni vibrazione racconta di incontri, terre distanti e vite che si intrecciano in un dialogo senza parole. La bellezza diventa un vero antidoto: ci conforta, ci guarisce, ci apre gli occhi e il cuore.

Ascoltare questo lavoro significa lasciarsi attraversare dalle emozioni, sorprendendosi di fronte a un momento di pura meraviglia, sentendo il cuore battere al ritmo di un violoncello che piange e sorride, di percussioni che scandiscono il tempo della vita, di un pianoforte che apre orizzonti inattesi. È un invito a ritrovare l’umanità nelle piccole cose, a riconoscere la poesia nascosta nelle nostre giornate e a credere che la musica, quando è autentica, abbia davvero il potere di salvare il mondo.

Track list:
Pomegranate
The Orchard
Desert Plant
Dates, Figs and Nuts
Rosée
The Wind Through the Cedar Tree
Na Na Na
Shadows of Flowers on My Wall
L'Ombre Qui Passe 

Redi Hasa – violoncello
Bijan Chemirani – percussioni (zarb, daf, calabash, saz lafta)
Rami Khalifé – pianoforte

Prodotto da Ponderosa Music Records 

 English version

 L’Antidote – L’Antidote (Ponderosa Music Records, 2025)

 When music becomes breath, encounter and healing

There is something profoundly therapeutic in L’Antidote, the self-titled debut album released by Ponderosa Music Records and created by Redi Hasa on cello, Bijan Chemirani on percussions (zarb, daf, calabash, saz lafta), and Rami Khalifé on piano. Nine tracks that breathe with the listener, a sensory journey between East and Mediterranean, tradition and experimentation, improvisation and meditative composition.

The album also stems from a far-sighted intuition: that of Titti Santini, patron of Ponderosa Music Records, who five years ago imagined that among three musicians from different worlds and cultures, yet naturally inclined to improvisation, the right chemistry could be born. His vision turned out to be remarkably accurate: what emerged is an authentic and unique sound, capable of being both heard and felt.

The release of the record was preceded by singles that reveal its essence: Pomegranate, a messenger of harmony and union, is a sonic embrace that seems to stop time; The Orchard paints a vast, luminous landscape where sounds chase one another in a hypnotic dance; Rosée carries the imagination to the most distant and mysterious corners of the East, with a delicacy suspended between dream and contemplation; Nanana marks a turning point toward more uptempo colors, blending tension and dynamism; while The Wind through the Cedar Tree, Khalifé’s piano reworking, unveils new emotional shades, amplifying introspection and meditation.

The nine pieces are the result of total freedom. For Hasa, Chemirani and Khalifé, the central element is the absence of barriers: no box, no border, no filter. The music moves in many directions at once, always remaining authentic, powerful and immediate. Each note is a dialogue, each silence a shared breath: improvisation lies at the heart of composition, far from rigid schemes or pre-packaged formulas.

L’Antidote moves between introspection and ecstatic trance, between contemplation and the joy of life. Tracks like Shadows of Flowers on My Wall or the poignant Pomegranate offer spaces for quiet and reflection, while Dates, Figs and Nuts and Nanana invite us to let go, to dance, to release negative energies and celebrate life. Music becomes a true antidote, capable of healing and regenerating. Yet L’Antidote is also an encounter between distant cultures and geographies: Hasa’s Albania, Khalifé’s Lebanon and Chemirani’s Iran merge into a universal language. Electronics, distortion and acoustic effects enrich without ever weighing down, creating new emotional nuances balanced between tradition and innovation.

The very name of the project recalls a difficult period, 2020, when the world searched for antidotes against the pandemic. For the trio, music is an antidote against reality itself, against violence, injustice, wars and the negative feelings we all carry inside. By transforming anger, frustration and darkness into melody, rhythm and harmony, Hasa, Chemirani and Khalifé offer a moment of escape and hope, a chance to rediscover inner balance and beauty.

From May to December 2025, the trio composed the original soundtrack for the exhibition Giorgio Armani Privé 2005–2025 – Twenty Years of Haute Couture at Armani/Silos in Milan, further confirming the project’s versatility. Soon the music will also come alive on stage: November 5 at Studio de l’Ermitage in Paris, November 6 at Triennale Milano Teatro for JAZZMI, November 8 at Folk Club in Turin, November 9 at Sale Apollinee in Venice, November 11 at Roma Jazz Festival, November 12 at Sghetto Club for Bologna Jazz Festival, November 15 at London Jazz Fest, and November 16 at Het Depot in Leuven.

L’Antidote is not just an album: it is a statement of beauty, hope and humanity. It is a bridge uniting cultures, stories and distant souls, an invitation to stop and listen, to feel the breath of music flowing between instruments and within us. Every note, every vibration tells of encounters, distant lands and lives intertwined in a dialogue without words. Beauty itself becomes the true antidote: it comforts us, heals us, opens both our eyes and our hearts.

Listening to this work means letting yourself be crossed by emotions, being surprised by moments of pure wonder, feeling the heartbeat aligned with the cry and smile of a cello, with percussions that mark the rhythm of life, with a piano that opens unexpected horizons. It is an invitation to rediscover humanity in small things, to recognize the poetry hidden in our days, and to believe that music, when it is authentic, truly has the power to save the world.

Track list:
Pomegranate
The Orchard
Desert Plant
Dates, Figs and Nuts
Rosée
The Wind Through the Cedar Tree
Na Na Na
Shadows of Flowers on My Wall
L'Ombre Qui Passe 

Redi Hasa – cello
Bijan Chemirani – percussion (zarb, daf, calabash, saz lafta)
Rami Khalifé – piano

Produced by Ponderosa Music Records