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Atlantide - Il Cacciatore di Orizzonti |
Atlantide - Il Cacciatore di Orizzonti (Asle Music Records, 2025)
Un racconto musicale in cui ogni nota apre una finestra sull’anima e sulla meraviglia del mondo
Il Cacciatore di Orizzonti è il primo album del progetto Atlantide, guidato dal sassofonista e compositore siciliano Giuseppe “Peppe” Santangelo., guidato dal sassofonista e compositore siciliano Giuseppe “Peppe” Santangelo. Dodici tracce che si muovono con naturalezza tra cantautorato, pop e contaminazioni poetiche, sostenute dalla voce intensa e versatile di Michele Frigoli, capace di trasformare ogni brano in un piccolo viaggio emotivo, a volte delicato come un sussurro, altre volte potente come un’onda improvvisa che lascia il segno e resta nella memoria.
Con questo disco, Santangelo apre una nuova pagina del suo percorso artistico. Lascia momentaneamente il jazz che lo ha reso noto, non per abbandonarlo, ma per dare spazio a una narrazione più diretta, più vicina all’ascoltatore, senza perdere la raffinatezza della sua scrittura musicale. Qui, ogni melodia, ogni armonia, ogni pausa sembra studiata per accarezzare l’anima e allo stesso tempo stimolare la mente, portandoci a riflettere sul presente senza mai rinunciare a uno sguardo idealista e umano.
Il disco si apre con Immagina O Musa (Il Varo), un’introduzione che ha il sapore di un prologo teatrale, dove Santangelo invoca l’ispirazione con la propria voce, accompagnato dalla viola da gamba di Filippo Milazzo e dal soprano di Anna Rita Rumore, creando un paesaggio sonoro sospeso tra epica e delicatezza. Il varo diventa simbolo di partenza e curiosità, un invito a esplorare i mari interiori della creazione, con un richiamo alle invocazioni epiche da Omero a Rilke, e già dai primi istanti si percepisce l’urgenza del racconto e la volontà di condividere uno sguardo sul mondo che è insieme personale e universale.
Segue la title track Il Cacciatore di Orizzonti, un manifesto poetico e musicale in cui la tromba di Fabio Buonarota accompagna Michele Frigoli in un invito a guardare sempre avanti, a inseguire sogni e possibilità, anche quando la realtà sembra ostacolare il cammino. Il brano respira come i grandi racconti di viaggio, dove ogni orizzonte diventa soglia, evocando il cercatore di Calvino e l’homo viator di Gabriel Marcel, trasformando l’ascolto in una meditazione tra introspezione e slancio visionario.
Salsedine entra come un acquerello delicato: la voce di Elsa La Face accompagna il racconto di un dramma contemporaneo con leggerezza e profondità, trasformando la guerra in metafora di memoria e perdita. Ogni nota sembra sospesa nell’aria salmastra, ogni parola suggerisce dolore e riflessione senza mai urlare, lasciando spazio a un sentimento di nostalgia e di consapevolezza che resta dentro.
Come L’Onda Che Spuma, con tromba e piano di Buonarota e Giulio Stromendo, porta freschezza e vitalità, un’onda che spinge verso il mare aperto e ricorda la forza dei momenti semplici e gioiosi. Lo Spettatore usa ironia e leggerezza per osservare la deriva digitale e la passività dell’uomo contemporaneo, stimolando la riflessione senza mai perdere ritmo e musicalità.
A Lezione Di Sogni, con tromba e piano, invita a custodire l’infanzia dello sguardo anche nell’età adulta, un brano dolce e poetico capace di infondere meraviglia e desiderio di scoperta, mentre Nuvole propone un’intimità sospesa, un dialogo silenzioso con se stessi, uno specchio in cui riflettersi, guidati dalla voce calda e avvolgente di Frigoli. Milady, con la tromba di Buonarota, trasfigura la narrativa classica di Dumas in chiave pop, fresco, immediato e coinvolgente, leggero senza essere superficiale.
Viaggia Con Me è una promessa amorosa e un invito al viaggio condiviso, sospesa tra delicatezza e profondità, un brano che richiama le lettere d’amore di Rilke e Keats, dove melodia e testo si fondono in un abbraccio sonoro.
I tre brani finali – Mediterraneo, L’Uomo Che Mi Ha Rapita con Elsa La Face e Navigante – chiudono l’album con una forza poetica intensa, ciascuno con un ruolo distintivo: Mediterraneo celebra il mare come culla di culture, memoria e confine; L’Uomo Che Mi Ha Rapita restituisce con delicatezza la figura paterna, trasformando un dolore in affetto; Navigante riflette sull’artista come esploratore dell’invisibile, evocando il viaggiatore senza mappa di Bruce Chatwin e le visioni poetiche di Rimbaud, concludendo il disco in un senso di ricerca aperta verso nuovi orizzonti.
A sostenere la scrittura musicale di Santangelo c’è una sezione ritmica solida e versatile composta da Michele Frigoli alla voce e chitarre, Gianmarco Straniero al contrabbasso e basso elettrico e Francesco Di Lenge alla batteria e percussioni, arricchita da arrangiamenti che spaziano dal friscaletto alla viola da gamba di Filippo Milazzo, dalla tromba lirica di Fabio Buonarota al piano di Giulio Stromendo, fino alle voci femminili di Elsa La Face e Anna Rita Rumore. Ogni musicista contribuisce a costruire un affresco sonoro coerente e suggestivo, in cui la radice jazzistica si apre a contaminazioni pop, folk e cameristiche, valorizzando ogni timbro e ogni dettaglio dei brani.
Il Cacciatore di Orizzonti non è solo un disco, è un viaggio emotivo e poetico, un racconto in cui musica, parola e immaginario si fondono, un album da ascoltare più volte lasciandosi guidare dalle emozioni, dai dettagli dei testi e dai timbri che accarezzano l’anima, ricordandoci che ogni orizzonte è un invito a continuare a cercare.
Track list:
Immagina O Musa (Il Varo)
Il Cacciatore di Orizzonti
Salsedine
Come L’Onda Che Spuma
Lo Spettatore
A Lezione Di Sogni
Nuvole
Milady
Viaggia Con Me
Mediterraneo
L’Uomo Che Mi Ha Rapita
Navigante
Musica e interpretazione
Michele Frigoli – voce e chitarre
Giuseppe “Peppe” Santangelo – sassofoni, voce in Immagina O Musa (Il Varo)
Gianmarco Straniero – contrabbasso e basso elettrico
Francesco Di Lenge – batteria e percussioni
Fabio Buonarota – tromba in Il Cacciatore di Orizzonti, Come L’Onda Che Spuma, A Lezione Di Sogni, Milady
Giulio Stromendo – piano in Come L’Onda Che Spuma, A Lezione Di Sogni
Filippo Milazzo – viola da gamba in Immagina O Musa (Il Varo)
Elsa La Face – voce in Salsedine, L’Uomo Che Mi Ha Rapita
Anna Rita Rumore – soprano in Immagina O Musa (Il Varo)
Produzione: Giuseppe “Peppe” Santangelo
English version
Atlantide - Il Cacciatore di Orizzonti (Asle Music Records, 2025)
A musical story where every note opens a window onto the soul and the wonder of the world
Il Cacciatore di Orizzonti is the first album by the project Atlantide, led by the Sicilian saxophonist and composer Giuseppe “Peppe” Santangelo. Twelve tracks move naturally between singer-songwriter sensibilities, pop, and poetic influences, carried by the intense and versatile voice of Michele Frigoli, capable of turning each piece into a small emotional journey, sometimes delicate as a whisper, other times powerful like a sudden wave that leaves a mark and lingers in memory.
With this album, Santangelo opens a new chapter in his artistic path. He momentarily steps away from the jazz that made him known, not to abandon it, but to embrace a more direct narrative, closer to the listener, without losing the refinement of his musical writing. Here, every melody, harmony, and pause seems crafted to caress the soul while also stimulating the mind, inviting reflection on the present while maintaining an idealistic and humane perspective.
The album opens with Immagina O Musa (Il Varo), an introduction that feels like a theatrical prologue, where Santangelo invokes inspiration with his own voice, accompanied by Filippo Milazzo on viola da gamba and Anna Rita Rumore on soprano, creating a soundscape suspended between epic and delicacy. The "launch" becomes a symbol of departure and curiosity, an invitation to explore the inner seas of creation, echoing epic invocations from Homer to Rilke, and from the very first moments the urgency to tell a story and share a perspective that is both personal and universal is evident.
Next comes the title track Il Cacciatore di Orizzonti, a poetic and musical manifesto in which Fabio Buonarota’s trumpet accompanies Michele Frigoli in an invitation to always look forward, to chase dreams and possibilities even when reality seems to obstruct the path. The track breathes like the great travel narratives, where every horizon becomes a threshold, evoking Calvino’s seeker and Gabriel Marcel’s homo viator, turning the listening experience into a meditation between introspection and visionary drive.
Salsedine enters like a delicate watercolor: Elsa La Face’s voice narrates a contemporary drama with lightness and depth, transforming war into a metaphor for memory and loss. Every note seems suspended in salty air, every word suggests pain and reflection without ever shouting, leaving space for a sense of nostalgia and awareness that lingers.
Come L’Onda Che Spuma, with trumpet and piano by Buonarota and Giulio Stromendo, brings freshness and vitality, like a wave pushing toward the open sea, reminding us of the strength in simple, joyful moments. Lo Spettatore observes the digital drift and contemporary passivity with irony and lightness, stimulating reflection without ever losing rhythm or musicality.
A Lezione Di Sogni, with trumpet and piano, invites listeners to preserve the childlike gaze even in adulthood, a sweet and poetic piece that instills wonder and the desire for discovery, while Nuvole offers a suspended intimacy, a silent dialogue with oneself, a mirror in which to reflect, guided by Frigoli’s warm and enveloping voice. Milady, with Buonarota’s trumpet, transforms Dumas’ classic narrative into a fresh, immediate, and engaging pop piece, light without being superficial.
Viaggia Con Me is a love promise and an invitation to a shared journey, suspended between delicacy and depth, a track that evokes the love letters of Rilke and Keats, where melody and lyrics merge into a sonic embrace.
The final three tracks – Mediterraneo, L’Uomo Che Mi Ha Rapita featuring Elsa La Face, and Navigante – close the album with intense poetic force, each with a distinctive role: Mediterraneo celebrates the sea as a cradle of cultures, memory, and boundary; L’Uomo Che Mi Ha Rapita tenderly restores the paternal figure, transforming pain into affection; Navigante reflects on the artist as an explorer of the invisible, evoking Bruce Chatwin’s mapless traveler and Rimbaud’s poetic visions, concluding the album with an open-ended sense of search toward new horizons.
Supporting Santangelo’s musical writing is a solid and versatile rhythm section: Michele Frigoli on voice and guitars, Gianmarco Straniero on double bass and electric bass, Francesco Di Lenge on drums and percussion, enriched by arrangements ranging from the recorder to Filippo Milazzo’s viola da gamba, Fabio Buonarota’s lyrical trumpet, Giulio Stromendo’s piano, and the female voices of Elsa La Face and Anna Rita Rumore. Each musician contributes to building a coherent and evocative soundscape, where the jazz roots open to pop, folk, and chamber music influences, highlighting every timbre and every detail of the tracks.
Il Cacciatore di Orizzonti is more than an album: it is an emotional and poetic journey, a story where music, words, and imagination merge, an album to listen to repeatedly, letting oneself be guided by emotions, the details of the lyrics, and the timbres that caress the soul, reminding us that every horizon is an invitation to keep searching.