Stefania Arcieri – Insistent (Dodicilune, 2024)
La voce come spazio compositivo, la memoria come impulso creativo
Ci sono dischi che non chiedono attenzione: la pretendono. Non con la prepotenza di chi vuole stupire, ma con la fermezza di chi ha una visione chiara e non teme il tempo necessario per dispiegarla. Insistent, il nuovo lavoro di Stefania Arcieri pubblicato da Dodicilune, è uno di questi dischi. Un titolo che è già dichiarazione di poetica, racchiudendo determinazione e radicamento, ma anche un’idea sonora ostinata e affettiva, rivolta – senza alcuna retorica – alla famiglia come fonte e focolare creativo.
Mi ci sono avvicinato con imperdonabile ritardo, ma la bella musica – per fortuna – non ha scadenza. Forse proprio questo tempo non pianificato ha creato le condizioni per un ascolto più ricettivo: perché questo non è un album da consumare, ma da attraversare con attenzione, passo dopo passo.
Stefania Arcieri è un’artista poliedrica e leader di progetti musicali che si muovono agilmente tra diverse formazioni e stili. La sua attività spazia dalla composizione all’interpretazione di brani originali, con una particolare predilezione anche per gli standard jazz e la musica brasiliana, cantata nella lingua originale.
Cresciuta in una famiglia di artisti, ha respirato musica fin da bambina, iniziando lo studio del pianoforte e maturando poi un percorso accademico che l’ha portata a conseguire il Diploma di II livello in Composizione Jazz e Musica Jazz. La sua curiosità e voglia di esplorare l’hanno condotta a Londra, dove ha collaborato con numerosi musicisti della scena jazz internazionale, affinando ulteriormente il suo linguaggio musicale.
Nel 2016 ha pubblicato il suo primo album Views – Shapes & Hues Of Some Impressions, un lavoro in cui la voce è usata come strumento a tutti gli effetti, con ampi spazi per assoli e improvvisazioni dialoganti con gli altri musicisti.
Ha partecipato a workshop e masterclass con grandi nomi del jazz come Steve Swallow, Eddie Gomez, Kenny Barron, Maria Pia De Vito, Dado Moroni, Roberto Gatto, Bruno Tommaso, Enrico Rava, Tiziana Ghiglioni, Lee Konitz e Vince Mendoza, ampliando così la sua esperienza e visione artistica.
Stefania Arcieri torna in veste di cantante, compositrice e arrangiatrice, ma soprattutto come ideatrice di un progetto personale e stratificato, che raccoglie brani nati in diversi momenti, tra Italia e Inghilterra. Ne scaturisce un lavoro coeso, in cui scrittura e improvvisazione convivono in equilibrio, e la voce non è mai soltanto veicolo melodico, ma parte viva del tessuto strumentale.
L’album si apre con The Artist’s Aim, una sorta di presentazione dell’intero progetto. La voce dialoga strettamente con il flauto di Aldo Di Caterino e il sax di Gaetano Partipilo, muovendosi con precisione dentro un ritmo complesso ma scorrevole, sostenuto dal basso di Gianluca Aceto e dalla chitarra di Alberto Parmegiani. La composizione ha una struttura ben definita, ma non è rigida: lascia spazio al respiro e all’ascolto. L’intesa tra i musicisti non serve a mettersi in mostra, ma a raccontare qualcosa insieme.
Con Hiding Sensations il clima si fa più introspettivo. Qui è la componente timbrica a emergere con forza: i flauti di Lockrane e Di Caterino si intrecciano con la voce in un gioco di dissolvenze, mentre la sezione ritmica lavora per sottrazione, lasciando spazio alle sfumature. Arcieri canta come chi cerca, come chi ascolta prima di parlare. In questo paesaggio sonoro sospeso si inserisce un bel solo di chitarra di Alberto Parmegiani, lirico e contenuto, che sembra proseguire il discorso iniziato dalla voce senza mai sovrastarlo.
Bells & Colours è un brano che gioca sull’equilibrio tra leggerezza e vitalità. L’arrangiamento, vivace e curato nei dettagli, si muove con grazia tra accenti ritmici brillanti e impasti timbrici luminosi. I fiati restano al centro della scena, protagonisti di un intreccio fluido che disegna la linea melodica con precisione e dinamismo. Stefania Arcieri vocalizza a suo agio sopra questo tessuto: non impone la voce, ma la lascia galleggiare, farsi aria, suono, colore tra i colori.
Il cuore più personale arriva con Incontri Invernali e Eli. La prima è una composizione che sembra scaturire da un ricordo: melodie calde, ma non indulgenti, armonie che aprono senza perdersi. La seconda – dedicata presumibilmente a una figura familiare – è una piccola elegia: la voce qui si fa più diretta, più cantata, sostenuta da un accompagnamento minimale dove il basso elettrico di Gianluca Aceto trova un equilibrio perfetto tra sostegno e lirismo. La chitarra ricama, la batteria respira.
The Noise of My Thoughts è forse il vertice drammaturgico del disco. Qui si avverte una tensione quasi cinematografica: i fiati si alternano a spazi di silenzio, i cambi dinamici disegnano una traiettoria emotiva che culmina in una sezione centrale di grande impatto. La voce si fa corpo, suono, pensiero che vibra.
In 26 luglio 2010 – Brave Women il riferimento autobiografico si intreccia con quello politico. la tromba di Giuseppe Todisco e il trombone di Antonio Fallacara portano profondità e gravità, mentre lo scat della Arcieri – sentito, mai ornamentale – si fa atto di resistenza e di cura. Il contrappunto tra voce e strumenti a fiato è costruito con intelligenza e tensione affettiva.
Insistent arriva come una sintesi: temi spezzati, giochi di rilancio tra le sezioni, poliritmie incastrate con naturalezza. È un brano denso, costruito con una visione orchestrale che valorizza ogni timbro, ogni gesto. La Arcieri dirige con fermezza e apertura: non c’è gerarchia, ma dialogo.
Nel trittico conclusivo – Through the Meadows, Indistinct e Everything Will Change Soon – si condensano le anime del disco. Il primo è una passeggiata luminosa, dove flauti e chitarra si rincorrono in modo quasi pastorale. Il secondo gioca su un’irregolarità che è pura espressione, con linee strumentali che sembrano procedere in autonomia e poi si ritrovano. Il brano finale è invece un congedo lieve, sospeso tra malinconia e speranza, con la voce che accarezza il silenzio più che riempirlo.
Insistent è un album che rifugge ogni formula, ma possiede un’identità fortissima. La voce di Stefania Arcieri è il filo che cuce i frammenti, non come protagonista solitaria, ma come parte di un organismo complesso e coeso. Un’opera che vive del tempo che le si concede, e che restituisce molto di più.
Un plauso va anche all’etichetta Dodicilune, che continua a credere nella qualità e nell’autenticità, con uno sguardo ampio e coraggioso sulla musica contemporanea.
Track list:
1) The
Artist’s Aim
2) Hiding Sensations
3) Bells & Colours
4) Incontri Invernali
5) Eli
6) The Noise Of My Thoughts
7) 26 luglio 2010 – Brave Women
8) Insistent
9) Through The Meadows
10) Indistinct
11) Everything Will Change Soon
Tutte le composizioni e i testi sono di Stefania Arcieri
• MUSICISTI
Stefania Arcieri – voce, composizioni
Arcieri Bros (Elio, Paola, Stefania) – voci (brano 5)
Aldo Di Caterino – flauto (1, 2, 6, 9, 10, 11)
Gareth Lockrane – ottavino/flauto basso (2, 6), flauto (9, 11)
Alberto Di Leone – tromba (3)
Fabrizio Gaudino – tromba (3)
Giuseppe Todisco – flicorno (4), tromba (7, 8)
Antonio Fallacara – trombone (3)
Gaetano Partipilo – sax alto (1, 2, 6, 9, 10, 11)
Mike Rubini – sax alto (3, 5)
Nicola Cozzella – sax tenore (3)
Gabriele Mastropasqua – sax baritono (3), sax alto (7, 8)
Alberto Parmegiani – chitarra (1, 2, 6, 9, 10, 11)
Eugenio Macchia – pianoforte (3, 4, 5, 7, 8)
Daniele Cappucci – contrabbasso (1, 2, 6, 9, 10, 11)
Gianluca Aceto – basso elettrico (3, 4, 5, 7, 8)
Fabio Accardi – batteria (1, 2, 6, 9, 10, 11)
Mimmo Campanale – batteria (3, 4, 5, 7, 8)
Produzione: Stefania Arcieri e Maurizio Bizzochetti, per Dodicilune, Italia
Registrazioni: dicembre 2020, giugno 2021 presso SonoLab, Bari (Italia) – ingegnere del suono Tullio Ciriello
settembre 2022, settembre 2023 presso Mast Recording Studio, Bari (Italia) – ingegnere del suono Massimo Stano
Mix e master: giugno 2024 a cura di Massimo Stano presso Mast Recording Studio, Bari (Italia)
Dipinto di copertina: Vito Arcieri
Foto: Vito Arcieri, Stefania Arcieri, Franco Demattia, Elena Moccagatta
Contatti:
instagram.com/stefania.arcieri
facebook.com/stefania.arcierimusic
youtube.com/@StefaniaArcieri
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