lunedì 14 luglio 2025

Ivan Francesco Ballerini – La guerra è finita | Un viaggio tra poesia, memoria e speranza | Redapolis Music Blog

Immagine della copertina.
 

Ivan Francesco Ballerini – La guerra è finita (RadiciMusic Records, 2025)

Un viaggio tra poesia, memoria e speranza

Ci sono dischi che non ti travolgono subito, ma ti parlano con un tono basso, come un amico che ti siede accanto e inizia a raccontare. La guerra è finita, quarto album del cantautore toscano Ivan Francesco Ballerini, pubblicato da RadiciMusic Records a due anni di distanza dal precedente lavoro, ha proprio questa voce: intima, malinconica, capace di accarezzarti anche quando parla di dolore e distruzione. È un lavoro che sembra nascere in silenzio, tra letture, riflessioni e lunghe pause, come se ogni canzone fosse prima un dialogo con se stessi e poi un dono al mondo. 

Ivan Francesco Ballerini nasce a Manciano nel 1967 in una casa che profuma di arte e cultura Grazie al padre Romano pittore di fama internazionale e alla madre insegnante cresce immerso tra musica letteratura e colori È proprio la musica che lo prende per mano da giovane fino a portarlo nel 2019 a esordire come autore con Cavallo Pazzo un concept album dedicato agli Indiani d’America seguito da altri tre lavori che raccontano storie intime e universali.

Il disco si apre con Il mondo aspetta te (Overture), e subito mi sembra di trovarmi in una vecchia casa di campagna, tra scaffali di libri e il profumo del legno. È un’introduzione breve e sospesa, costruita intorno alla chitarra acustica e alla voce delicatissima di Lisa Buralli, che qui appare come un’eco lontana, quasi a suggerire che questo viaggio avrà due anime. Questo preludio accarezza l’ascoltatore e prepara l’anima a un percorso che si chiuderà con la versione completa di Il mondo aspetta te, un brano che affida alle nuove generazioni il compito di prendersi cura del mondo e la speranza che, con le loro mani e i loro sogni, sia ancora possibile costruire un futuro diverso.

La title track La guerra è finita è una lettera d’amore narrata dal punto di vista di un giovane soldato che tenta di sopravvivere all’orrore della guerra pensando alla donna amata. Le parole e le melodie che le invia diventano per lui un’ancora di salvezza, un modo per resistere e continuare a sperare. Anche qui la voce di Lisa Buralli accompagna quella di Ballerini con una delicatezza che amplifica l’intensità emotiva del brano, arricchendolo di una luce femminile che ritorna in altri momenti dell’album.

Segue Tra le dita una canzone che parla di un amore che attraversa il tempo e lo spazio fragile e forte insieme un abbraccio che resiste anche alla lontananza

Tra bombe e distruzione racconta il coraggio e la speranza di una ragazza che sogna di continuare gli studi nonostante la guerra La sua gonna macchiata di rosso è il segno di un’adolescenza spezzata e della violenza che invade ogni cosa L’addio al fratello partito per il fronte è struggente ma resta viva la speranza in un futuro diverso

Linea d’ombra prende spunto dal racconto di Joseph Conrad e parla del viaggio inevitabile che ci porta lontano dalle nostre radici ma anche dalle certezze a volte illusorie La musica e la voce calda di Ballerini suggeriscono un cammino lento e consapevole

Sulle pietre del mondo è una preghiera un inno alla libertà e all’amore

Perché mai è la canzone scritta per celebrare l’amore e l’unione di due amici in un momento di gioia che acquista un significato ancora più forte nel contesto di questo disco.

Vestire di parole è l’unico brano con un tocco jazz ispirato a Primo Levi parla dell’impossibilità di rivivere chi non c’è più attraverso le parole. La musica rarefatta accompagna un testo delicato che pesa come un ricordo

Il disco si chiude con la versione completa di Il mondo aspetta te il cerchio si chiude e con esso si rinnova l’invito a credere che il mondo possa essere migliore se affidiamo alle mani e ai cuori dei giovani la speranza di un futuro diverso.

Accanto a Ballerini, un gruppo di musicisti dà corpo e colore alle sue canzoni: la direzione artistica di Alberto Checcacci e gli arrangiamenti di Giancarlo Capo, che suona anche la chitarra acustica e classica, dialogano con il basso elettrico di Gaminol Wider, la fisarmonica di Stefano Indino, l’armonica di Juan Carlos Zamora e le percussioni di Luca Trolli, Alessandro Melani e Riziero Bixio. Il pianoforte elettrico e l’organo Hammond di Marco Lazzeri aggiungono calore e profondità, mentre i cori di Daniele Grammaldo e la voce solista di Lisa Buralli donano ulteriore dolcezza e complicità a un sound che resta sempre intimo e poetico.

Anche l’aspetto visivo dell’album contribuisce a raccontarne l’anima: la copertina e le grafiche, firmate dal disegnatore e fumettista Leonardo Marcello Grassi, aggiungono poesia alle canzoni. RadiciMusic Records conferma la sua attenzione per i dettagli scegliendo una carta di pregio che rende il disco un oggetto da toccare e custodire, un piccolo scrigno in cui la musica e l’arte visiva dialogano con la stessa delicatezza.

Ascoltare La guerra è finita significa riscoprire il valore del cantautorato che non rincorre mode o effetti speciali, ma cerca di raccontare con sincerità e fragilità la realtà e le emozioni più profonde. C’è un profumo di legno e di casa in queste canzoni, qualcosa che ti avvolge e ti fa sentire meno solo.

In un panorama musicale che a volte preferisce apparire più che raccontare, Ballerini sceglie la semplicità e la percorre con passo lento e sicuro. Questo disco è per i pomeriggi di pioggia, per chi ha bisogno di restare umano e di guardare il mondo con occhi capaci di speranza.

Oggi più che mai c’è bisogno d’amore in tutte le sue forme, e questo album lo dice con delicatezza, ma senza mai perdere forza.

Immagine del cantautore.
Ivan Francesco Ballerini

Track list:

Il mondo aspetta te (Overture)
La guerra è finita
Tra le dita
Tra bombe e distruzione
Linea d’ombra
Sulle pietre del mondo
Perché mai – a Nedo e Janet
Vestire di parole
Il mondo aspetta te

 

Alberto Checcacci - direzione artistica

Giancarlo Capo - arrangiamenti, chitarra acustica e classica.

Gaminol Wider - basso elettrico

Stefano Indino - fisarmonica;

Juan Carlos Zamora - armonica a bocca

Luca Trolli - Batteria

Alessandro Melani - Batteria

Riziero Bixio - batteria

Marco lazzeri - pianoforte elettrico e organo hammond

Daniele Grammaldo - cori

Lisa Buralli - voce solista e cori


 English version

 Ivan Francesco Ballerini – La guerra è finita (RadiciMusic Records, 2025)

A journey through poetry, memory, and hope 

Some albums don’t overwhelm you right away but speak softly, like a friend sitting beside you, beginning to share a story. La guerra è finita, the fourth album by Tuscan singer-songwriter Ivan Francesco Ballerini, released by RadiciMusic Records two years after his previous work, carries exactly this voice: intimate, melancholic, able to caress you even when it talks about pain and destruction. It feels born in silence, amid readings, reflections, and long pauses, as if each song were first a dialogue with oneself and then a gift to the world.

Ivan Francesco Ballerini was born in Manciano in 1967, in a home filled with art and culture. Thanks to his father Romano, an internationally renowned painter, and his mother, a teacher, he grew up surrounded by music, literature, and colors. It was music that took him by the hand as a young man, leading him in 2019 to debut as a songwriter with Cavallo Pazzo, a concept album dedicated to Native Americans, followed by three more works telling intimate and universal stories.

The album opens with Il mondo aspetta te (Overture), and immediately I imagine myself in an old country house, among bookshelves and the scent of wood. It is a brief, suspended introduction built around acoustic guitar and the delicate voice of Lisa Buralli, who here appears like a distant echo, almost suggesting that this journey has two souls. This prelude gently embraces the listener, preparing the spirit for a path that will close with the full version of Il mondo aspetta te, a song entrusting new generations with the task of caring for the world and the hope that, with their hands and dreams, it is still possible to build a different future.

The title track La guerra è finita is a love letter told from the point of view of a young soldier trying to survive the horrors of war by thinking of the woman he loves. The words and melodies he sends her become an anchor of salvation, a way to resist and keep hope alive. Once again, Lisa Buralli’s voice accompanies Ballerini’s with a tenderness that amplifies the emotional intensity of the song, enriching it with a feminine light that recurs throughout the album.

Next comes Tra le dita, a song about a love that transcends time and space, fragile yet strong—a hug that endures even across distance.

Tra bombe e distruzione tells the courage and hope of a girl dreaming of continuing her studies despite the war. Her skirt stained red marks a shattered adolescence and the violence that invades everything. The farewell to her brother leaving for the front is heartbreaking, yet hope for a different future remains alive.

Linea d’ombra draws inspiration from Joseph Conrad’s story and speaks of the inevitable journey that takes us far from our roots and sometimes illusory certainties. Ballerini’s warm voice and music suggest a slow, conscious path.

Sulle pietre del mondo is a prayer, a hymn to freedom and love.

Perché mai is a song written to celebrate the love and union of two friends at a joyful moment, a message made even stronger within the context of this album.

Vestire di parole is the only track with a jazz touch, inspired by Primo Levi. It speaks of the impossibility of bringing back those who are gone through words alone. The sparse music accompanies delicate lyrics that weigh like a memory.

The album closes with the full version of Il mondo aspetta te, completing the circle and renewing the invitation to believe the world can be better if we entrust hope for a different future to the hands and hearts of the young.

Alongside Ballerini, a group of musicians gives body and color to his songs: artistic direction by Alberto Checcacci and arrangements by Giancarlo Capo, who also plays acoustic and classical guitar, interact with Gaminol Wider’s electric bass, Stefano Indino’s accordion, Juan Carlos Zamora’s harmonica, and the percussion of Luca Trolli, Alessandro Melani, and Riziero Bixio. Marco Lazzeri’s electric piano and Hammond organ add warmth and depth, while Daniele Grammaldo’s backing vocals and Lisa Buralli’s lead voice and harmonies bring further sweetness and complicity to a sound that remains intimate and poetic.

The visual aspect of the album also helps tell its story: the cover and graphics, created by illustrator and comic artist Leonardo Marcello Grassi, add poetry to the songs. RadiciMusic Records confirms its attention to detail by choosing high-quality paper that makes the album an object to touch and cherish, a small treasure chest where music and visual art dialogue with the same delicacy.

Listening to La guerra è finita means rediscovering the value of songwriting that doesn’t chase trends or special effects but tries to tell reality and deep emotions with honesty and fragility. There’s a scent of wood and home in these songs, something that wraps you and makes you feel less alone.

In a musical landscape that often prefers to show off rather than tell stories, Ballerini chooses simplicity and walks it with a slow, sure step. This album is for rainy afternoons, for those who need to stay human and look at the world with eyes capable of hope.

Now more than ever, we need love in all its forms, and this album says it softly but without losing strength.

Track list:

Il mondo aspetta te (Overture)
La guerra è finita
Tra le dita
Tra bombe e distruzione
Linea d’ombra
Sulle pietre del mondo
Perché mai – a Nedo e Janet
Vestire di parole
Il mondo aspetta te

Credits:

Alberto Checcacci – artistic direction
Giancarlo Capo – arrangements, acoustic and classical guitar
Gaminol Wider – electric bass
Stefano Indino – accordion
Juan Carlos Zamora – harmonica
Luca Trolli – drums
Alessandro Melani – drums
Riziero Bixio – drums
Marco Lazzeri – electric piano and Hammond organ
Daniele Grammaldo – backing vocals
Lisa Buralli – lead vocals and backing vocals