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Aufklärung - Nell'idea di un tempo che |
Aufklärung - Nell'idea di un tempo che (Ma.Ra.Cash. Records, 2025)
Un viaggio tra passato e presente, dove la memoria del prog incontra nuove emozioni e respiro contemporaneo
Ci sono storie musicali che, anche dopo anni, continuano a farsi sentire dentro, come vecchi ricordi che non vogliono svanire. Quella degli Aufklärung – gruppo new progressive nato a Brindisi nel 1990 dalla fusione di due band locali – è una di queste. Ricordo ancora la prima volta che misi sul piatto De la Tempesta l’Oscuro Piacere nel ’94: le architetture complesse, i crescendo inaspettati, i momenti di quiete sospesa… ogni brano ti catturava, ti faceva sentire parte di qualcosa di più grande. Era un viaggio emotivo, denso e autentico, che ancora oggi considero una delle pagine più luminose del prog italiano degli anni ’90.
Poi arrivarono i silenzi, i cambi di formazione, le strade che si separano. Per anni, la loro voce sembrava lontana, ma non del tutto spenta. Le loro melodie riaffioravano nei ricordi, come se aspettassero solo il momento giusto per tornare a vivere. E quel momento è arrivato nel 2020, in piena pandemia, quando Michele Martello e Marco Mancarella hanno deciso di riaccendere quella scintilla.
Non un semplice ritorno, ma un atto di passione e di resilienza, nato proprio in un tempo di isolamento e riflessione, quando la musica tornava ad essere rifugio e necessità. Da quell’esperienza è scaturito Nell’idea di un tempo, un album che racconta il passato, il presente e le emozioni di chi non ha mai smesso di credere nel potere della musica.
Il nuovo corso della band vede sei musicisti, ciascuno con un ruolo preciso: Michele Martello (chitarre), Marco Mancarella (tastiere), Michele De Luca (voce), Dante Di Giorgio (basso, chitarra), Doriana De Luca (flauto) e Riccardo D’Errico (batteria). Insieme danno vita a quattro suite che costituiscono un concept coerente.
Il ritorno discografico degli Aufklärung, pubblicato a settembre da Ma.Ra.Cash Records, si muove con sicurezza, pubblicato a Settembre da Ma.Ra.Cash Records, si muove con sicurezza nel territorio del neo-prog, mantenendo viva la tensione tra memoria e rinnovamento. Il disco propone un suono intenso e dinamico, attraversato da continue variazioni e cambi di prospettiva, come vuole la migliore tradizione del genere. Non è un esercizio di stile o un atto di nostalgia: qui il prog storico diventa materia viva, trasformata da una sensibilità moderna, con arrangiamenti curati e una produzione attenta alle timbriche contemporanee. Ogni brano si costruisce come un piccolo universo in evoluzione, dove melodia e complessità convivono in equilibrio, dando vita a un linguaggio che guarda al passato solo per spingersi oltre.
Respiro numero uno, traccia d’apertura, è un’introduzione sospesa, quasi un preludio che invita a entrare con calma nel mondo emotivo della band. Gli arpeggi di chitarra disegnano paesaggi interiori, le tastiere diffondono una luce morbida e il flauto porta un respiro naturale che amplia lo spazio sonoro, mentre la sezione ritmica costruisce lentamente la tensione. Sopra tutto, la voce — calda, intensa, perfettamente intrecciata al suono d’insieme — canta in italiano, scelta non così comune nel prog contemporaneo, ma qui capace di dare al racconto una forza più diretta e umana.
I suoni restano ancorati alla tradizione prog, fatta di architetture ampie e intrecci complessi, ma la scrittura si apre a un respiro personale e contemporaneo, trasformando il passato in radice da cui fiorire. Urlo, più breve ma intensa, esplode come un grido liberatorio, con la sezione ritmica e gli intrecci strumentali a sottolineare la tensione e l’espressione emotiva.
Apnea è più meditativa e introspettiva, sospesa tra pause e crescendi, evocando la difficoltà di respirare in certi stati d’animo: un’istantanea sonora di solitudine e ricerca interiore.
Chiude l’album Ansia, lunga e articolata, in cui le dinamiche fluttuano tra delicatezza e intensità, accompagnando l’ascoltatore attraverso inquietudini, paure e riflessioni, con un climax sonoro che lascia il segno.
Martello e Mancarella, unici superstiti della formazione originale, si confermano custodi della tradizione, mentre l’apporto di Michele De Luca, Dante Di Giorgio, Doriana De Luca e Riccardo D’Errico apre nuove prospettive sonore. La band non guarda al passato con nostalgia, ma lo trasforma in radice da cui fiorire, intrecciando chitarre, tastiere, basso, flauto, voce e batteria in un dialogo armonico ricco e dinamico. L’album non è solo un ritorno: è un’affermazione, in cui gli Aufklärung trovano un equilibrio tra memoria e innovazione, offrendo un viaggio emotivo che parla agli appassionati di vecchia data e a chi si avvicina ora alla profondità e complessità del prog italiano.
Nell’idea di un tempo che è un atto di resilienza e creatività, un ponte tra passato e presente che promette di evocare non solo i trionfi del debutto, ma anche nuova energia live nei contesti che il prog italiano merita. Un disco da ascoltare con attenzione, lasciandosi trasportare dai respiri, dagli urli, dalle apnee e dalle ansie di un percorso musicale che, pur radicato nel tempo, sa ancora emozionare.
Track list:
Respiro numero uno
Urlo
Apnea
Ansia
Formazione
Michele Martello – chitarre
Marco Mancarella – tastiere
Michele De Luca – voce, chitarra acustica, tastiere
Dante Di Giorgio – basso, chitarra
Doriana De Luca – flauto
Riccardo D’Errico – batteria
Disponibilità
Ascolto e acquisto digitale su Bandcamp
CD fisico disponibile su Ma.Ra.Cash Store
English version
Aufklärung - Nell'idea di un tempo che (Ma.Ra.Cash. Records, 2025)
A journey between past and present, where the memory of prog meets new emotions and contemporary breath
Some musical stories, even after many years, continue to resonate within us, like old memories that refuse to fade. The story of Aufklärung – a new progressive band born in Brindisi in 1990 from the fusion of two local groups – is one of these. I still remember the first time I played De la Tempesta l’Oscuro Piacere in ’94: the complex structures, the unexpected crescendos, the moments of suspended quiet… every track captivated you, made you feel part of something greater. It was an emotional journey, dense and authentic, which I still consider one of the brightest pages of Italian prog in the ’90s.
Then came the silences, the lineup changes, the paths that diverged. For years their voice seemed distant, yet never entirely gone. Their melodies resurfaced in memory, as if waiting for the right moment to live again. That moment arrived in 2020, in the midst of the pandemic, when Michele Martello and Marco Mancarella decided to reignite that spark.
Not a simple comeback, but an act of passion and resilience, born in a time of isolation and reflection, when music returned to being both refuge and necessity. From that experience emerged Nell’idea di un tempo che, an album that tells the story of the past, the present, and the emotions of those who have never stopped believing in the power of music.
The band’s new lineup features six musicians, each with a defined role: Michele Martello (guitars), Marco Mancarella (keyboards), Michele De Luca (vocals), Dante Di Giorgio (bass, guitar), Doriana De Luca (flute), and Riccardo D’Errico (drums). Together they create four suites that form a coherent concept.
The comeback album by Aufklärung, released in September by Ma.Ra.Cash Records, confidently navigates the territory of neo-prog, maintaining a tension between memory and renewal. The record delivers an intense and dynamic sound, crossed by constant variations and shifts in perspective, in keeping with the best traditions of the genre. This is not an exercise in style or nostalgia: here, historic prog becomes living material, transformed by a modern sensibility, with carefully arranged instrumentation and a production attentive to contemporary timbres. Each track is constructed like a small evolving universe, where melody and complexity coexist in balance, giving rise to a language that looks at the past only to move forward.
Respiro numero uno, the opening track, is a suspended introduction, almost a prelude that invites the listener to enter the band’s emotional world calmly. Guitar arpeggios sketch inner landscapes, keyboards diffuse a soft light, and the flute adds a natural breath that expands the sonic space, while the rhythm section slowly builds tension. Above all, the voice – warm, intense, perfectly intertwined with the ensemble – sings in Italian, a choice not so common in contemporary prog, yet here lending the music a more direct and human force.
The sounds remain anchored to prog tradition, with wide architectures and complex interweaving, but the writing opens to a personal and contemporary breath, transforming the past into a root from which to flourish. Urlo, shorter but intense, bursts forth like a liberating scream, with the rhythm section and instrumental interplay underlining tension and emotional expression.
Apnea is more meditative and introspective, suspended between pauses and crescendos, evoking the difficulty of breathing in certain states of mind: a sonic snapshot of solitude and inner search.
The album closes with Ansia, long and intricate, where dynamics fluctuate between delicacy and intensity, guiding the listener through restlessness, fears, and reflections, with a sonic climax that leaves its mark.
Martello and Mancarella, the only surviving members of the original lineup, remain custodians of tradition, while Michele De Luca, Dante Di Giorgio, Doriana De Luca, and Riccardo D’Errico bring new sonic perspectives. The band does not look to the past with nostalgia, but transforms it into a root from which to flourish, weaving guitars, keyboards, bass, flute, voice, and drums into a rich and dynamic harmonic dialogue. The album is not just a comeback: it is a statement, where Aufklärung find a balance between memory and innovation, offering an emotional journey for longtime fans and newcomers discovering the depth and complexity of Italian prog.
Nell’idea di un tempo che is an act of resilience and creativity, a bridge between past and present that promises not only to evoke the triumphs of their debut but also to bring fresh energy to live performances in the venues Italian prog deserves. A record to be listened to attentively, letting oneself be carried away by the breaths, screams, apneas, and anxieties of a musical journey that, though rooted in time, still moves the heart.
Track list
Respiro numero uno
Urlo
Apnea
Ansia
Lineup
Michele Martello – guitars
Marco Mancarella – keyboards
Michele De Luca – vocals, acoustic guitar, keyboards
Dante Di Giorgio – bass, guitar
Doriana De Luca – flute
Riccardo D’Errico – drums
Availability
Listen and purchase digitally on Bandcamp
CD available at Ma.Ra.Cash Store