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Doracor - Unexpected Intersections |
Doracor - Unexpected Intersections (AMS Records, 2025)
Un viaggio tra sogno e realtà, dove il prog diventa racconto e introspezione
Ci sono dischi che ti fanno sentire di entrare in un piccolo universo fatto di storie, incontri e suggestioni accumulate nel tempo, e i Doracor con Unexpected Intersections, pubblicato da AMS Records, ne sono un esempio perfetto.
Ascoltandolo, si percepisce tutto il viaggio di Corrado Sardella negli ultimi dieci anni: dai primi scambi con Red Canzian fino al recente dialogo creativo con Lorena Cossu, la cui voce soprano illumina alcuni dei passaggi più emozionanti, con un equilibrio perfetto tra leggerezza e profondità. Questo lavoro si ascolta come un diario sonoro, un intreccio naturale di passato e presente, dove ogni nota sembra raccontare un frammento di vita e di ispirazione.
La storia dei Doracor, del resto, è fatta di continui percorsi musicali e sperimentazioni, e Unexpected Intersections rappresenta solo l’ultimo capitolo di un percorso iniziato con The Long Pathway (1997), seguito da Segni Premonitori (1998), Antiche Impressioni (1999), Transizione (2001), Evanescenze (2005), Onirika (2007), Lady Roma (2008), La Vita che Cade (2011) e Passioni Postmoderne di un Musicista Errante (2016). Ogni album è un tassello che mostra l’evoluzione di una band che non ha mai smesso di cercare, esplorare e reinventarsi, intrecciando sonorità classiche del prog italiano con sfumature moderne e collaborazioni internazionali.
Ascoltando questo lavoro dei Doracor, si ha la sensazione di sfogliare un diario sonoro in cui passato e presente si intrecciano con naturalezza: momenti intensi e virtuosistici convivono con tratti più delicati e contemplativi, mentre ogni musicista, dagli ospiti di fama internazionale alle voci e strumenti più discreti, contribuisce a costruire un mosaico ricco e armonioso. Unexpected Intersections non è solo un album, ma un piccolo viaggio attraverso emozioni, atmosfere e mondi sonori diversi, che riesce a sorprendere senza mai risultare artificioso.
A rendere il disco così ricco e variegato ci sono ovviamente i musicisti che lo animano. Oltre a Corrado Sardella alle tastiere, synth, piano e basso, troviamo Lorena Cossu con la sua voce soprano e i cori, Alexandra Zerner alla chitarra solista e John Jowitt al basso. La sezione ritmica si arricchisce con Kostas Milonas, Cristiano Micalizzi, Mirko De Maio e Bashir Dalrieh alla batteria e percussioni, mentre le voci si alternano tra Paul Gordon Manners, Stefano Sangermano, Ivano D’Ortenzi ed Elisa Montaldo, quest’ultima anche ai cori. La chitarra è presente con Simona Malandrino, Riccardo Mastantuono e Gianluigi Giorgino alla power guitar, affiancati da Sara Colagrossi alla chitarra acustica e voce. Infine, Paolo Russo e Stefano Naclerio impreziosiscono l’album con i loro sassofoni, e Maurizio Testani completa il quadro al basso.
L’album inizia con Journey, un vero invito al viaggio. Le tastiere di Sardella tracciano un paesaggio sospeso e quasi teatrale, mentre la voce soprano di Lorena Cossu emerge delicata, accarezzando le melodie e accogliendo l’ascoltatore in un percorso sonoro che sembra aprire finestre su mondi lontani. È come fermarsi a osservare un panorama sconosciuto, respirando emozioni e ricordi che si dispiegano lentamente.
Segue Remnants of Memories, dove i ricordi prendono forma sonora. Atmosfere prog anni ’70 emergono tra passaggi complessi ma melodici, evocando frammenti di storie vissute trasformate in musica.
After Waking apre un risveglio delicato, tra leggerezza e tensione. La melodia è protagonista, guidata dalle tastiere di Corrado Sardella e dalla chitarra di Riccardo Mastantuono, mentre le melismatic vocals di Elisa Montaldo aggiungono colore e profondità. Tutti gli elementi si intrecciano con virtuosismo, creando un dialogo capace di trasportare l’ascoltatore in uno stato sospeso, tra sogno e realtà.
Con Il coraggio di essere la musica prende luce mediterranea: melodie calde e vitali, con la voce di Lorena Cossu che guida e invita a guardarsi dentro, abbracciando la propria autenticità con coraggio e leggerezza.
Distant Lights (You Can’t Forget) porta groove e ritmo, un brano dove funky e blues si intrecciano con naturalezza. La chitarra di Simona Malandrino guida la melodia con energia e personalità, mentre le tastiere di Sardella creano un tappeto sonoro caldo e avvolgente. La voce soprano di Lorena Cossu aggiunge leggerezza e contrasto, dando ai momenti più intensi un tocco lirico. Il pezzo ha un sapore che richiama il Neapolitan sound, tra armonie ricche e colori sonori, risultando coinvolgente e pieno di vitalità, capace di trasportare chi ascolta in un’atmosfera solare e vibrante.
Quel folle volo fa librar la musica in aria: momenti delicati e sospesi si alternano a passaggi più ritmati e dinamici, ma a emergere sono soprattutto la voce di Ivano D’Ortenzi e le tastiere di Corrado Sardella, protagoniste di una ballad che intreccia emozione e poesia, tracciando una traiettoria libera dove l’ascoltatore si lascia trasportare senza sforzo.
That Silent Tear (intro) avvolge l’ascoltatore con un’atmosfera malinconica e nordica. L’intro lento prepara a un senso di solennità e introspezione, con le tastiere di Corrado Sardella e il voice acting di Lorena Cossu che disegnano un paesaggio sonoro silenzioso e profondo, trasportando chi ascolta in uno spazio emotivo rarefatto e suggestivo.
Subito dopo, That Silent Tear si sviluppa pienamente: la voce di Lorena Cossu prende il centro, accompagnata dalle tastiere di Sardella e dal sassofono di Stefano Naclerio, mentre Riccardo Mastantuono firma un bellissimo assolo di chitarra. Il risultato è un brano intenso e cinematografico, dove i diversi elementi dialogano con naturalezza e profondità, alternando introspezione e virtuosismo.
I brani And I Miss You… e Simply You sono due momenti di riflessione intima, dove la liricità e l’introspezione prendono il centro della scena, con melodie che scorrono con grazia e leggerezza.
Stella d’agosto è uno dei momenti più toccanti dell’album, un brano intimo e delicato dedicato alla madre di Corrado Sardella. Il piano guida l’ascolto in un percorso emotivo che sembra parlare direttamente al cuore, tra silenzi e armonie che lasciano spazio a riflessione e sentimento.
Laurie è un’altro strumentale delicato e intimista, eseguito interamente da Corrado Sardella, che suona piano, tastiere, chitarra solista e basso. Le sue note scorrono con grazia, creando un’atmosfera sospesa e contemplativa che invita l’ascoltatore a fermarsi e a lasciarsi trasportare dall’emozione pura della melodia.
Esegesi di una fiaba inenarrata è un viaggio sospeso tra sogno e realtà. Le tastiere di Corrado Sardella tessono un paesaggio sonoro ricco di sfumature, mentre il solo di chitarra di Riccardo Mastantuono aggiunge colore e lirismo e la voce di Lorena Cossu si inserisce come un filo poetico che accompagna l’ascoltatore tra introspezione e suggestione. Il brano sembra sfogliare le pagine di una fiaba invisibile: ogni nota evoca immagini, emozioni e scenari che si intrecciano senza bisogno di parole, trascinando chi ascolta in un mondo immaginifico fatto di dettagli sonori e atmosfere cinematografiche.
Si ritorna al prog anni ’70 con la suite eponima, Unexpected Intersections, il penultimo brano dell’album. Mini suite di sedici minuti suddivisi in dieci sezioni dove coralità recitative, paesaggi sognanti, psichedelia, intrecci sotterranei cambi di tempo ed umori si susseguono con naturalezza. La musica sembra dialogare costantemente tra la parte adulta e il bambino interiore, tra realtà e immaginazione, evocando atmosfere vicine a Yes e King Crimson, senza mai risultare artificiosa, ma restituendo un senso di meraviglia e scoperta ad ogni ascolto.
L’album si chiude con la breve Di quei giorni infiniti, un pezzo che avvolge l’ascoltatore in una riflessione sospesa tra ricordo e presente. Le tastiere di Corrado Sardella creano un tappeto sonoro caldo e avvolgente, mentre gli interventi di chitarra e le sfumature di voce corale aggiungono profondità e poesia al brano. È una chiusura che sa di introspezione, di eleganza e di dolce malinconia, lasciando nello spazio sonoro e nell’animo dell’ascoltatore la sensazione di aver viaggiato insieme agli artisti attraverso un mondo ricco di emozioni, suggestioni e piccoli universi interiori.
Con Unexpected Intersections, i Doracor e Corrado Sardella offrono più di un semplice album: regalano un viaggio musicale che attraversa dieci anni di esperienze, incontri e scoperte. Ogni brano è un piccolo universo, un intreccio di emozioni, atmosfere e virtuosismo, in cui le voci e gli strumenti dialogano con naturalezza, creando una musica che sa essere al tempo stesso raffinata e coinvolgente.
È un lavoro che invita all’ascolto attento, alla contemplazione e alla scoperta di dettagli nascosti, un diario sonoro che lega passato e presente senza mai risultare artificiale. Alla fine, rimane la sensazione di aver percorso un cammino ricco e personale, dove ogni nota lascia un’impronta, un piccolo ricordo da portare con sé.
Track list:
Journey
Remnants Of Memories
After Waking
Il Coraggio Di Essere
Distant Lights (You Can’t Forget)
Quel Folle Volo
That Silent Tear – Intro
That Silent Tear
And I Miss You…
Simply You
Stella D’Agosto
Laurie
Esegesi Di Una Fiaba Inenarrata
Unexpected Intersections
Di Quei Giorni Infiniti
L'album è disponibile in formato digitale su Bandcamp
Per l'acquisto del CD fisico, è possibile visitare BTF.it
English version
Doracor - Unexpected Intersections (AMS Records, 2025)
A journey between dream and reality, where prog becomes storytelling and introspection
There are albums that make you feel like you’re entering a small universe made of stories, encounters, and inspirations accumulated over time, and Doracor with Unexpected Intersections, released by AMS Records, is a perfect example. Listening to it, you can sense the entire journey of Corrado Sardella over the past ten years: from early exchanges with Red Canzian to the recent creative dialogue with Lorena Cossu, whose soprano voice illuminates some of the album’s most moving passages, balancing lightness and depth. This work unfolds like a sonic diary, a natural weaving of past and present where every note seems to tell a fragment of life and inspiration.
The history of Doracor, after all, is built on continuous musical journeys and experimentation, and Unexpected Intersections is just the latest chapter in a path that began with The Long Pathway (1997), followed by Segni Premonitori (1998), Antiche Impressioni (1999), Transizione (2001), Evanescenze (2005), Onirika (2007), Lady Roma (2008), La Vita che Cade (2011), and Passioni Postmoderne di un Musicista Errante (2016). Each album is a piece that reveals the evolution of a band that has never stopped searching, exploring, and reinventing itself, weaving classic Italian prog sounds with modern touches and international collaborations.
Listening to this work by Doracor feels like flipping through a sonic diary where past and present intertwine naturally: intense, virtuosic moments coexist with delicate, contemplative passages, while every musician, from internationally renowned guests to the more understated voices and instruments, contributes to building a rich, harmonious mosaic. Unexpected Intersections is not just an album, but a journey through emotions, atmospheres, and diverse sound worlds, capable of surprising without ever feeling contrived.
Of course, what makes the album so rich and varied are the musicians who bring it to life. In addition to Corrado Sardella on keyboards, synth, piano, and bass, there’s Lorena Cossu with her soprano voice and backing vocals, Alexandra Zerner on lead guitar, and John Jowitt on bass. The rhythm section is enhanced by Kostas Milonas, Cristiano Micalizzi, Mirko De Maio, and Bashir Dalrieh on drums and percussion, while the vocal parts alternate between Paul Gordon Manners, Stefano Sangermano, Ivano D’Ortenzi, and Elisa Montaldo, the latter also providing backing vocals. Guitar contributions come from Simona Malandrino, Riccardo Mastantuono, and Gianluigi Giorgino on power guitar, joined by Sara Colagrossi on acoustic guitar and vocals. Finally, Paolo Russo and Stefano Naclerio enrich the album with their saxophones, while Maurizio Testani rounds out the ensemble on bass.
The album opens with Journey, a true invitation to travel. Sardella’s keyboards sketch a suspended, almost theatrical landscape, while Lorena Cossu’s soprano voice emerges delicately, caressing the melodies and welcoming the listener into a sonic path that seems to open windows onto distant worlds. It’s like pausing to admire an unknown panorama, breathing in slowly unfolding emotions and memories.
Next comes Remnants of Memories, where memories take sonic shape. Seventies prog atmospheres emerge through complex yet melodic passages, evoking fragments of lived stories transformed into music.
After Waking opens a delicate awakening, between lightness and tension. The melody takes center stage, guided by Sardella’s keyboards and Riccardo Mastantuono’s guitar, while Elisa Montaldo’s melismatic vocals add color and depth. All elements intertwine with virtuosity, creating a dialogue that transports the listener to a suspended state, between dream and reality.
With Il coraggio di essere, the music takes on a Mediterranean light: warm, vital melodies, with Lorena Cossu’s voice guiding and inviting introspection, embracing one’s authenticity with courage and lightness.
Distant Lights (You Can’t Forget) brings groove and rhythm, a track where funk and blues intertwine naturally. Simona Malandrino’s guitar leads the melody with energy and personality, while Sardella’s keyboards create a warm, enveloping sonic carpet. Lorena Cossu’s soprano voice adds lightness and contrast, lending the most intense moments a lyrical touch. The piece carries a hint of Neapolitan flavor, with rich harmonies and sonic colors, resulting in an engaging, vibrant track that immerses the listener in a sunny, lively atmosphere.
Quel folle volo lets the music float in the air: delicate and suspended moments alternate with more rhythmic and dynamic passages, but the true protagonists are Ivano D’Ortenzi’s voice and Corrado Sardella’s keyboards, creating a ballad where emotion and poetry intertwine, guiding the listener effortlessly along a free trajectory.
That Silent Tear (intro) envelops the listener in a melancholic, northern atmosphere. The slow intro sets a tone of solemnity and introspection, with Sardella’s keyboards and Lorena Cossu’s voice acting painting a silent, profound soundscape that transports the listener into a rarefied, evocative emotional space.
Immediately after, That Silent Tear unfolds fully: Lorena Cossu’s voice takes center stage, accompanied by Sardella’s keyboards and Stefano Naclerio’s saxophone, while Riccardo Mastantuono delivers a beautiful guitar solo. The result is an intense, cinematic track where the elements interact naturally and deeply, alternating introspection and virtuosity.
And I Miss You… and Simply You are moments of intimate reflection, where lyricism and introspection come to the fore, with melodies flowing gracefully and lightly.
Stella d’agosto is one of the album’s most touching moments, an intimate, delicate piece dedicated to Corrado Sardella’s mother. The piano guides the listener through an emotional path that seems to speak directly to the heart, with silences and harmonies allowing space for reflection and feeling.
Laurie is another delicate, intimate instrumental, performed entirely by Corrado Sardella on piano, keyboards, lead guitar, and bass. Its notes flow gracefully, creating a suspended, contemplative atmosphere that invites the listener to pause and be carried away by the pure emotion of the melody.
Esegesi di una fiaba inenarrata is a suspended journey between dream and reality. Sardella’s keyboards weave a richly nuanced soundscape, while Riccardo Mastantuono’s guitar solo adds color and lyricism, and Lorena Cossu’s voice weaves a poetic thread, guiding the listener through introspection and suggestion. The piece feels like flipping through the pages of an invisible fairy tale: every note evokes images, emotions, and scenarios that intertwine wordlessly, drawing the listener into an imaginative world of sonic details and cinematic atmospheres.
The penultimate track, the eponymous suite Unexpected Intersections, returns to seventies-style prog. This sixteen-minute mini-suite, divided into ten sections, features choral recitatives, dreamy landscapes, psychedelia, underground interweavings, tempo shifts, and mood changes flowing naturally. The music constantly dialogues between the adult self and the inner child, between reality and imagination, evoking atmospheres close to Yes and King Crimson, never artificial, always delivering a sense of wonder and discovery with each listen.
The album closes with the short Di quei giorni infiniti, enveloping the listener in a reflection suspended between memory and the present. Sardella’s keyboards create a warm, enveloping sonic carpet, while guitar interventions and subtle choral voices add depth and poetry. It’s a closing full of introspection, elegance, and gentle melancholy, leaving the listener with the feeling of having traveled alongside the artists through a world rich in emotions, suggestions, and small inner universes.
With Unexpected Intersections, Doracor and Corrado Sardella offer more than just an album: they provide a musical journey spanning ten years of experiences, encounters, and discoveries. Each track is a small universe, a weave of emotion, atmosphere, and virtuosity, where voices and instruments interact naturally, creating music that is both refined and engaging.
It’s a work that invites attentive listening, contemplation, and discovery of hidden details—a sonic diary linking past and present without ever feeling artificial. In the end, the sense remains of having traveled a personal, rich path, where every note leaves an imprint, a small memory to carry with you.
Track list:
Journey
Remnants Of Memories
After Waking
Il Coraggio Di Essere
Distant Lights (You Can’t Forget)
Quel Folle Volo
That Silent Tear – Intro
That Silent Tear
And I Miss You…
Simply You
Stella D’Agosto
Laurie
Esegesi Di Una Fiaba Inenarrata
Unexpected Intersections
Di Quei Giorni Infiniti
The album is available in digital format on Bandcamp
For the physical CD, you can visit BTF.it