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Falzone | Dalla Porta – Minimal Duo |
Falzone | Dalla Porta – Minimal Duo (Abeat Records, 2025)
Tromba e contrabbasso in un dialogo minimale che evoca paesaggi sonori, emozioni e storie interiori
Ci sono incontri che non nascono per caso, ma che sembrano scritti da anni di ascolto silenzioso e di percorsi paralleli. Giovanni Falzone, trombettista tra i più originali della scena jazz italiana, e Paolino Dalla Porta, contrabbassista dal suono profondo e inconfondibile, sono due musicisti così: ognuno con la propria esperienza, ma entrambi mossi dalla stessa urgenza creativa. Minimal Duo è stato registrato tredici anni fa, ma solo vede la luce grazie all’ottima etichetta Abeat Records. Con questo lavoro, i due musicisti scelgono di spogliarsi di tutto, lasciando parlare soltanto tromba e contrabbasso. Un duo essenziale, coraggioso, capace di raccontare mondi interi attraverso il respiro e l’ascolto reciproco.
Falzone ha studiato tromba al Conservatorio “V. Bellini” di Palermo e jazz al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, partecipando a festival internazionali come Umbria Jazz e Clusone Jazz. Dalla Porta è uno dei contrabbassisti più eclettici della scena italiana ed europea, con collaborazioni che spaziano da Kenny Wheeler a Pat Metheny, e membro del gruppo Oregon. Entrambi portano in questo progetto anni di esperienza e una rara capacità di reinventare il dialogo tra strumenti.
Il titolo stesso racconta molto: minimal, come tensione verso l’essenziale, non come limite. Per Falzone e Dalla Porta, l’essenziale è lo spazio dell’incontro. La tromba si muove come una voce umana, canta e racconta, a volte incalza, altre si ritrae. Il contrabbasso risponde con profondità, costruendo paesaggi di legno e corde, lasciando vibrare il silenzio. Non c’è mai competizione, ma dialogo. È una musica che vive di equilibrio e improvvisa con la naturalezza di chi si fida.
L’album si apre con Kairos 1, un’introduzione meditativa dove i due strumenti si studiano e si cercano, segnando il tono di un dialogo che sarà il filo conduttore di tutto il disco.
G Groove porta un ritmo più marcato: Dalla Porta prende il centro della scena, ma senza mai oscurare la tromba di Falzone, che incalza con delicatezza.
Kairos 2 è un piccolo respiro lirico, un momento di sospensione prima di entrare in White Light, dove la tromba si accende di luce propria, e il contrabbasso la accompagna come un paesaggio caldo e profondo.
Con Minimal Song emerge l’essenzialità melodica, il duo sembra muoversi con naturalezza senza mai cercare effetti facili. Rubato, il brano più lungo, esplora dinamiche complesse: c’è spazio per l’improvvisazione, per il dialogo che si costruisce e si rinnova, per i silenzi che parlano quasi quanto le note.
Kairos 3 richiama i temi iniziali, breve coda meditativa che chiude idealmente il ciclo. In In Kappaottantasette, tromba e contrabbasso si muovono tra momenti meditativi e passaggi più intensi, alternando frammenti riflessivi ad accentuazioni ritmiche che trasformano ogni frase musicale in un dialogo vivo, fatto di respiro, tensione e sottile gioco tra calma e energia. Mentre Duplicity chiude l’album con un finale intenso, sintesi emotiva di tutta l’esperienza del duo.
Minimal Duo non è un album da ascoltare distrattamente: richiede tempo, pazienza e attenzione. Ogni nota ha un peso, ogni silenzio un significato. Qui, ridurre all’essenziale non significa impoverire, ma creare uno spazio in cui la musica respira e dialoga con chi ascolta, anche dopo anni di attesa dalla registrazione alla pubblicazione.
Con ogni passaggio, l’album si svela: il jazz si mostra nella sua forma più pura, capace di sorprendere e di lasciare dentro un senso di meraviglia e partecipazione. Non è solo ascolto, ma esperienza: ti invita a fermarti, a percepire ogni sfumatura, ogni respiro, ogni vibrazione timbrica. Tromba e contrabbasso dialogano come due voci che tessono una storia fatta di tensione, sospensione e gioie sottili, trasformando ogni brano in un piccolo universo da scoprire, ascolto dopo ascolto.
Giovanni Falzone e Paolino Dalla Porta
Track list:
KAIROS 1 – Giovanni Falzone, Paolino Dalla Porta
G GROOVE – Paolino Dalla Porta
KAIROS 2 – Giovanni Falzone, Paolino Dalla Porta
WHITE LIGHT – Giovanni Falzone
MINIMAL SONG – Giovanni Falzone
RUBATO – Paolino Dalla Porta
KAIROS 3 – Giovanni Falzone, Paolino Dalla Porta
KAPPAOTTANTASETTE – Giovanni Falzone
DUPLICITY – Paolino Dalla Porta
English version
Trumpet and double bass in a minimal dialogue that evokes soundscapes, emotions, and inner stories
Some encounters are not born by chance, but seem written over years of silent listening and parallel paths. Giovanni Falzone, one of the most original trumpeters on the Italian jazz scene, and Paolino Dalla Porta, a double bassist with a deep and unmistakable sound, are musicians of this kind: each bringing their own experience, yet both driven by the same creative urgency. Minimal Duo was recorded thirteen years ago but only now sees the light thanks to the excellent label Abeat Records. In this work, the two musicians choose to strip everything away, letting only trumpet and double bass speak. An essential, courageous duo, capable of conveying entire worlds through breath and mutual listening.
Falzone studied trumpet at the “V. Bellini” Conservatory in Palermo and jazz at the “G. Verdi” Conservatory in Milan, participating in international festivals such as Umbria Jazz and Clusone Jazz. Dalla Porta is one of the most eclectic double bassists on the Italian and European scene, with collaborations ranging from Kenny Wheeler to Pat Metheny, and a member of the group Oregon. Both bring years of experience to this project and a rare ability to reinvent the dialogue between instruments.
The title itself says a lot: minimal, as a pursuit of the essential, not as a limitation. For Falzone and Dalla Porta, the essential is the space of encounter. The trumpet moves like a human voice, singing and narrating, sometimes pressing forward, sometimes withdrawing. The double bass responds with depth, constructing landscapes of wood and strings, letting silence resonate. There is never competition, only dialogue. The music lives in balance and improvises with the naturalness of those who trust each other.
The album opens with Kairos 1, a meditative introduction where the two instruments study and seek each other, setting the tone for a dialogue that will thread through the entire record.
G Groove brings a more pronounced rhythm: Dalla Porta takes center stage, yet never overshadows Falzone’s trumpet, which gently interjects.
Kairos 2 is a small lyrical breath, a moment of suspension before entering White Light, where the trumpet ignites with its own light, and the double bass accompanies it like a warm and deep landscape.
With Minimal Song, melodic essentiality emerges; the duo seems to move naturally, never seeking easy effects. Rubato, the longest track, explores complex dynamics: there is space for improvisation, for dialogue that builds and renews, for silences that speak almost as much as the notes.
Kairos 3 recalls the initial themes, a brief meditative coda that ideally closes the cycle. In Kappaottantasette, trumpet and double bass move between meditative moments and more intense passages, alternating reflective fragments with rhythmic accents that transform each musical phrase into a living dialogue, full of breath, tension, and subtle interplay between calm and energy. Meanwhile, Duplicity closes the album with an intense finale, an emotional synthesis of the duo’s entire experience.
Minimal Duo is not an album to be listened to casually: it requires time, patience, and attention. Every note carries weight, every silence has meaning. Here, reducing to the essential does not impoverish, but creates a space where the music breathes and engages with the listener, even after years of waiting from recording to release.
With each listen, the album reveals itself: jazz shows itself in its purest form, capable of surprising and leaving a sense of wonder and participation. It is not just listening, but an experience: it invites you to pause, to perceive every nuance, every breath, every timbral vibration. Trumpet and double bass converse like two voices weaving a story of tension, suspension, and subtle joys, transforming each track into a small universe to discover, listen after listen.
Track list:
KAIROS 1 – Giovanni Falzone, Paolino Dalla Porta
G GROOVE – Paolino Dalla Porta
KAIROS 2 – Giovanni Falzone, Paolino Dalla Porta
WHITE LIGHT – Giovanni Falzone
MINIMAL SONG – Giovanni Falzone
RUBATO – Paolino Dalla Porta
KAIROS 3 – Giovanni Falzone, Paolino Dalla Porta
KAPPAOTTANTASETTE – Giovanni Falzone
DUPLICITY – Paolino Dalla Porta