Agropelter - The Book Of Hours (Laser's Edge, 2025)
Un viaggio nel cuore del prog dove ogni nota racconta un sogno antico
Ci sono dischi che arrivano come un’eco da un’altra epoca, eppure suonano vivi, freschi, quasi sospesi in un tempo proprio. The Book of Hours è il debutto degli Agropelter, progetto progressive rock nato in Norvegia dalla mente di Kay Olsen, polistrumentista che si muove con disinvoltura tra chitarre, organi da cattedrale, mellotron, cembali e sintetizzatori Moog. Non si tratta di un “gruppo” nel senso tradizionale, ma di un laboratorio sonoro in cui Olsen convoca musicisti d’eccezione come Jonas Reingold (Steve Hackett, The Flower Kings) al basso fretless, Mattias Olsson (Änglagård, White Willow) alle percussioni e ai synth vintage, Andreas Sjøen alla batteria, oltre a una schiera di archi e fiati che arricchiscono la tessitura orchestrale.