Redapolis Music Blog | Il blog di Luca Redapolis esplora la musica di ieri e di oggi con un focus su dischi recenti, usciti per etichette indipendenti o autoprodotti.
Angela Verbrugge - In The Wonder Of
The Night (G2 Records & Publishing, 2025)
Tra standard e nuove melodie, un
viaggio nella meraviglia silenziosa della notte
C’è qualcosa di profondamente vero, quasi confessionale, nel
modo in cui Angela Verbrugge affronta questo nuovo progetto. In The
Wonder Of The Night è, prima di tutto, un incontro — tra voce e pianoforte,
tra due musicisti che si ascoltano e respirano insieme, tra la notte e tutto
ciò che può accadere quando il mondo rallenta e resta solo il suono.
Tra sogno e memoria, tastiere e
melodie: il prog rivive nel presente con emozione e cuore
Arrivo a raccontare Anima Naif di Marco Leodori
con colpevole ritardo, ma la musica di qualità non ha una data di scadenza.
Quando nasce da un’urgenza autentica, quando parla al cuore prima ancora che
all’intelletto, resta viva, scolpita dentro chi sa ascoltare. E questo disco,
costruito pazientemente, è una di quelle opere che chiedono tempo e
restituiscono emozione.
Alfio
Costa / Stefano Piazzi - Morgana 1994 / 2024 - An Unconventional Celebration
Alfio Costa / Stefano Piazzi - Morgana
1994 / 2024 - An Unconventional Celebration (Ma.Ra.Cash, 2025)
Un ritorno al passato che profuma di
nuova vita
Morgana 1994 / 2024 – An Unconventional Celebration non è solo un disco: è un ponte tra
trent’anni di musica, amicizia e ricordi. Trent’anni fa, cinque ragazzi pieni
di sogni componevano e suonavano i brani di Morgana, tra i locali della
Bergamasca e l’entusiasmo di chi vuole conquistare il mondo con le note. Oggi, Alfio
Costa e Stefano Piazzi – gli stessi musicisti dei Prowlers –
riprendono in mano quei brani, reinventandoli con la consapevolezza di chi ha
vissuto, sbagliato, imparato e continua ad amare la musica con passione.
Lorenzo Cellupica Quartet - This Is
Odd (Ma.Ra.Cash Records, 2025)
Tra jazz, prog e libertà sonora, un
viaggio in equilibrio tra tecnica ed emozione
This Is Odd del Lorenzo Cellupica Quartet, pubblicato da Ma.Ra.Cash
Records, è un album che esplora i confini del jazz con curiosità e
coraggio, mescolando influenze dal jazz più classico al jazz-rock, dal prog
alla musica contemporanea. Pianista, compositore e insegnante originario di
Isola del Liri, Lorenzo Cellupica guida il quartetto con pianoforte e
organo, affiancato da Damiano Drogheo al sax tenore e alto, Gianfranco
De Lisi al basso elettrico e Massimo Ceci alla batteria. Insieme
danno vita a composizioni complesse ma immediate, in cui melodia, armonia e
improvvisazione dialogano in perfetto equilibrio.
Mora & Bronski - Underdogs Vol. 1
(Autoproduzione, 2025)
Un viaggio sonoro dove il passato
incontra il presente, e ogni nota racconta un’emozione ritrovata
Ci sono dischi che non nascono per stupire, ma per ritrovare
una voce. Underdogs, Vol. 1 è uno di questi: un ritorno silenzioso e
insieme potente, con cui Mora & Bronski riprendono il filo della
loro storia dopo Naif (2014), 2 (2016) e 50/50 (2018), tre
tappe che avevano già mostrato la loro voglia di spogliarsi, di cercare
autenticità. Qui rimettono le mani nella terra della musica e tornano a
sentirne l’odore: il legno, le corde, le storie che non invecchiano mai.
Francesco
Pierotti - Strange Slightly Romantic Memories
Francesco Pierotti - Strange Slightly
Romantic Memories (Wow Records, 2025)
Jazz contemporaneo tra introspezione,
colore e poesia
Alcuni dischi ti accompagnano lentamente, senza fretta, come
se ti invitassero a scoprire ogni dettaglio con attenzione. Strange Slightly
Romantic Memories di Francesco Pierotti, pubblicato dall’etichetta
indipendente Wow Records, è uno di questi: un album che si svela
gradualmente, fatto di equilibrio, curiosità e poesia, dove ogni nota sembra
nascere dal desiderio di ascoltare davvero.
Dusketha dei Goad è uno di quegli album che ti cattura fin dal primo
istante. È un viaggio al crepuscolo, sospeso tra sogno e poesia, dove ogni
dettaglio porta la firma di Maurilio Rossi, dal cuore alla mano.
Pubblicato da My Kingdom Music, il doppio CD, con le sue 18 tracce e
quasi due ore di musica, conduce in un mondo in cui i grandi poeti
anglo-americani—Keats, Poe, Lovecraft, Masters, Graham—sembrano respirare
ancora tra le note, sussurrando storie perdute e visioni notturne.
Ci sono canzoni che sembrano nate da un sogno, e altre che da un sogno ritornano per diventare realtà. Per Salire Su, nuovo singolo dei Diaspro, appartiene a entrambe. È l’inizio di un concept album che affonda le radici nel rock progressivo italiano, ma guarda al presente con lucidità e cura del dettaglio.
Falzone | Dalla Porta – Minimal Duo
(Abeat Records, 2025)
Tromba e contrabbasso in un dialogo minimale che evoca
paesaggi sonori, emozioni e storie interiori
Ci sono incontri che non nascono per caso, ma che sembrano
scritti da anni di ascolto silenzioso e di percorsi paralleli. Giovanni
Falzone, trombettista tra i più originali della scena jazz italiana, e Paolino
Dalla Porta, contrabbassista dal suono profondo e inconfondibile, sono due
musicisti così: ognuno con la propria esperienza, ma entrambi mossi dalla
stessa urgenza creativa. Minimal Duo è stato registrato tredici anni fa,
ma solo vede la luce grazie all’ottima etichetta Abeat Records. Con
questo lavoro, i due musicisti scelgono di spogliarsi di tutto, lasciando parlare
soltanto tromba e contrabbasso. Un duo essenziale, coraggioso, capace di
raccontare mondi interi attraverso il respiro e l’ascolto reciproco.
Un viaggio tra
sogno e realtà, dove il prog diventa racconto e introspezione
Ci sono dischi che ti fanno
sentire di entrare in un piccolo universo fatto di storie, incontri e
suggestioni accumulate nel tempo, e i Doracor con Unexpected
Intersections, pubblicato da AMS Records, ne sono un esempio
perfetto.
Un viaggio sincero tra radici,
affetti e nuove partenze
Dopo alcuni anni di silenzio discografico, Andy Micarelli
torna con Andyamo, un album che suona come un passo avanti ma anche come
un ritorno alle origini. Dopo Ritratti (2012), Non mi frega e canto
(2014), Sogni e passaggi (2015) e Dreamy (2018), pubblicati per Music
Force di Alessandro Carletti Orsini, il cantautore abruzzese riapre
il proprio universo sonoro con undici brani che parlano di vita vissuta,
radici, silenzi e ripartenze.
Tra radici e
metamorfosi: il viaggio interiore di una chitarra che unisce il mondo classico
e quello popolare
Ci sono dischi che non nascono da un’idea, ma da una
necessità: quella di ritrovare sé stessi attraverso il suono. Isabèl,
esordio del chitarrista, compositore e didatta andriese Michele Liso,
appartiene a questa categoria. È un lavoro che scava nel personale, che affonda
le radici nella memoria e nella formazione classica dell’autore, ma che al
tempo stesso apre le finestre verso un mondo più ampio, fatto di
contaminazioni, viaggi e metamorfosi.
Un viaggio tra melodie e emozioni,
dove ogni nota racconta qualcosa di vero
Gli Accauno tornano con Distacco, e fin dal
primo ascolto emerge la loro naturalezza: la musica scorre fluida e sincera,
come una conversazione tra amici di lunga data, pronta ad accogliere
l’ascoltatore senza fretta né artifici. Il trio — Mattia Paneroni al
basso e cori, Giuseppe ‘Beppe’ Pianese alla batteria e cori, Andrea
Tosini alla chitarra e voce — suona con libertà e mestiere, e canta in
italiano con una spontaneità che rende ogni brano immediatamente vicino e
autentico.
Armanda Desidery - Incanti E Disincanti
(NoWords / SoundFly, 2025)
Un viaggio tra ritmo e emozione, tra
Mediterraneo e melodie lontane
Incanti e Disincanti è il terzo album della pianista e compositrice napoletana Armanda
Desidery, pubblicato a otto anni di distanza dal precedente La stanza
dei colori. Undici brani che si muovono con naturalezza tra latin-jazz,
echi mediterranei e riferimenti colti europei, disegnando un paesaggio sonoro
ricco e variegato. Ogni traccia sembra aprire una finestra diversa: a volte
solare e ritmica, altre volte sospesa e intimista, sempre guidata dalla
sensibilità compositiva di Armanda.
Quando il basso
diventa voce e la musica si fa racconto: il mondo sospeso di Gianluca Aceto
Con colpevole ritardo arrivo ad ascoltare questo ottimo
lavoro del 2024: Now You Know segna l’esordio da leader di Gianluca
Aceto, giovane bassista barese che, con coraggio e passione, ci accompagna
in un viaggio jazz dalle sfumature cinematografiche, tra improvvisazione,
introspezione e atmosfere sospese.
Un viaggio
tra emozione e equilibrio nel suono senza tempo dei Celeste
Ci sono dischi che non hanno fretta di rivelarsi. Ti chiedono
tempo, ascolto, disponibilità. Anima Animus, il nuovo lavoro dei Celeste,
appartiene a questa categoria: un album che non si offre subito, ma si apre
lentamente, come un respiro profondo o una porta socchiusa su un paesaggio
interiore.
Aufklärung - Nell'idea di un tempo
che (Ma.Ra.Cash. Records, 2025)
Un viaggio tra passato e presente,
dove la memoria del prog incontra nuove emozioni e respiro contemporaneo
Ci sono storie musicali che, anche dopo anni, continuano a
farsi sentire dentro, come vecchi ricordi che non vogliono svanire. Quella
degli Aufklärung – gruppo new progressive nato a Brindisi nel 1990 dalla
fusione di due band locali – è una di queste. Ricordo ancora la prima volta che
misi sul piatto De la Tempesta l’Oscuro Piacere nel ’94: le architetture
complesse, i crescendo inaspettati, i momenti di quiete sospesa… ogni brano ti
catturava, ti faceva sentire parte di qualcosa di più grande. Era un viaggio
emotivo, denso e autentico, che ancora oggi considero una delle pagine più
luminose del prog italiano degli anni ’90.
Un debutto che intreccia jazz
contemporaneo, radici balcaniche e libertà espressiva
Ci sono dischi che arrivano leggeri ma ti restano dentro, e
poi ci sono quelli che ti portano in un mondo intero, fatto di storie, culture
e visioni: Mandala, il debutto del sassofonista e compositore Rastko
Obradovic, appartiene a questa seconda categoria.
Twenty Four Hours: parte il crowdfunding per il nuovo album
Ci sono band che non si fermano mai, che continuano a cercare, a costruire nuovi suoni e nuove visioni. I Twenty Four Hours fanno parte di questa rara specie. Dopo Rubbish — uscito grazie al sostegno appassionato dei fan e pubblicato in vinile colorato da 140 grammi, con poster, volantino e file HD — la band torna in cammino verso il prossimo traguardo.
Dal 21 settembre 2025 è ufficialmente aperto il crowdfunding per il loro decimo album, in arrivo a metà 2026 in LP, CD e formato digitale ad alta definizione.
Un progetto che promette 12 o 13 nuovi brani, nati tra il 2024 e il 2025 e registrati durante la scorsa Pasqua nel trullo dell’Agriturismo Il Ciliegieto a Locorotondo, luogo carico di luce e di silenzio.
Chi vorrà sostenere il progetto potrà, come in passato, ricevere il disco direttamente a casa, partecipando alla nascita di una nuova pagina nella lunga storia dei Twenty Four Hours.
Il viaggio sincero di Stefano Rielli,
tra profondità del suono e desiderio di scoperta
So Far è il primo album da leader del contrabbassista e compositore italiano Stefano
Rielli, e si percepisce subito che non si tratta di un debutto timido o
accademico. È un disco che nasce dalla maturità di chi ha vissuto la musica
giorno dopo giorno – tra studio, ascolti, concerti e incontri – e ha imparato a
far parlare il contrabbasso con voce propria, sincera e sensibile.
Pubblicato da GleAM Records, etichetta che negli ultimi anni si è
distinta per la qualità delle sue produzioni e per la capacità di sostenere
artisti dal linguaggio originale e consapevole, So Far conferma questa
visione, offrendo un jazz autentico, curato e profondamente comunicativo.
DePookan - Sang Et Cendre
(RadiciMusic Records, 2025)
Un ritorno atteso trent’anni, tra
ritualità, mito e nuove contaminazioni sonore
Ci sono ritorni che sorprendono come un vento improvviso: ti
scuotono, ti portano altrove e ti lasciano con qualcosa di nuovo addosso. Così
è il ritorno dei DePookan, formazione toscana nata nel 1992, che nel
1994 pubblicò il primo disco dal titolo De Pookan e che, dopo circa
trent’anni di silenzio, dà ora alle stampe il suo secondo lavoro, Sang Et
Cendre. Disponibile anche in CD dal 10 Ottobre grazie a RadiciMusic Records, questo album
è un viaggio sonoro che attraversa tradizione e modernità, magia e ritualità,
mondo celtico e sperimentazioni elettroniche.
Agropelter - The Book Of Hours (Laser's
Edge, 2025)
Un viaggio nel cuore del prog dove
ogni nota racconta un sogno antico
Ci sono dischi che arrivano come un’eco da un’altra epoca,
eppure suonano vivi, freschi, quasi sospesi in un tempo proprio. The Book of
Hours è il debutto degli Agropelter, progetto progressive rock nato
in Norvegia dalla mente di Kay Olsen, polistrumentista che si muove con
disinvoltura tra chitarre, organi da cattedrale, mellotron, cembali e
sintetizzatori Moog. Non si tratta di un “gruppo” nel senso tradizionale, ma di
un laboratorio sonoro in cui Olsen convoca musicisti d’eccezione come Jonas
Reingold (Steve Hackett, The Flower Kings) al basso fretless, Mattias
Olsson (Änglagård, White Willow) alle percussioni e ai synth vintage, Andreas
Sjøen alla batteria, oltre a una schiera di archi e fiati che arricchiscono
la tessitura orchestrale.
Atlantide - Il Cacciatore di
Orizzonti (Asle Music Records, 2025)
Un racconto musicale in cui ogni nota
apre una finestra sull’anima e sulla meraviglia del mondo
Il Cacciatore di Orizzonti è il primo album del progetto Atlantide, guidato dal
sassofonista e compositore siciliano Giuseppe “Peppe” Santangelo.,
guidato dal sassofonista e compositore siciliano Giuseppe “Peppe” Santangelo.
Dodici tracce che si muovono con naturalezza tra cantautorato, pop e
contaminazioni poetiche, sostenute dalla voce intensa e versatile di Michele
Frigoli, capace di trasformare ogni brano in un piccolo viaggio emotivo, a
volte delicato come un sussurro, altre volte potente come un’onda improvvisa
che lascia il segno e resta nella memoria.
L’Antidote – L’Antidote (Ponderosa
Music Records, 2025)
Quando la musica diventa respiro, incontro e cura
C’è qualcosa di profondamente terapeutico in L’Antidote,
il disco d’esordio omonimo del trio pubblicato da Ponderosa Music Records,
formato da Redi Hasa al violoncello, Bijan Chemirani alle
percussioni (zarb, daf, calabash, saz lafta) e Rami Khalifé al
pianoforte. Nove tracce che respirano con chi ascolta, un viaggio sensoriale
tra Oriente e Mediterraneo, tra tradizione e sperimentazione, tra
improvvisazione e composizione meditativa.
Leonardo Vita e Matilde Sabato – Xenia
(Dodicilune, 2025)
Un incontro inatteso che porta luce e
lascia un segno nella memoria di chi ascolta
Ci sono dischi che non entrano in punta di piedi, ma come
ospiti inattesi: portano con sé una presenza luminosa, si siedono accanto a te,
condividono emozioni, poi se ne vanno lasciando una traccia preziosa. Xenia
di Leonardo Vita e Matilde Sabato è uno di questi. Prodotto da Dodicilune
e registrato con un ensemble interamente pugliese – Chiara Liuzzi (voce,
oggetti), Donato Console (flauti), Vittorino Curci (sassofono
alto), Gianni Console (sassofono baritono), Francesco Massaro
(clarinetto basso, elettroniche) e Walter Forestiere (batteria, oggetti)
– il disco sembra farsi carico del senso originario dell’ospitalità greca
evocato dal titolo: un incontro profondo, ma temporaneo, tra chi accoglie e chi
viene accolto.
Un viaggio sonoro tra oscurità e
luce, dove il prog italiano si fa introspezione e visione
Ci sono dischi che non si limitano a raccontare storie, ma costruiscono veri e propri paesaggi interiori. Decoding the Emptiness dei Daal appartiene a questa categoria: un’opera che affronta il vuoto non come assenza, ma come materia da plasmare in suono. Il nucleo del gruppo resta il duo formato da Alfio Costa (tastiere) e Davide Guidoni (batteria), affiancati da Ettore Salati alla chitarra e Bobo Aiolfi al basso, mentre la voce in alcuni momenti emerge potente e intensa grazie a Joe Sal, aggiungendo profondità emotiva ai brani cantati. Insieme disegnano un percorso che attraversa atmosfere sinfoniche e visioni oscure, alternando inquietudine e lirismo, con un’attenzione maniacale ai dettagli e a ogni sfumatura sonora.
Dieci storie suonate con passione,
tra energia, introspezione e melodie senza tempo
Mettersi ad ascoltare l’album omonimo di Simone Galassi
è come fare un tuffo in un mondo sonoro che sembra lontano nel tempo, eppure
così vivido e presente. La sua chitarra ti prende subito per mano e ti guida
attraverso riff e assoli che respirano l’aria del rock blues degli anni d’oro,
senza mai cadere nella nostalgia: qui c’è vita, qui c’è musica vera, suonata
con sentimento e senza fronzoli.
Beledo – Flotando En El Vacío
(Moonjune Records, 2024)
Jazz, prog e radici latine in un
viaggio senza confini
Ho incontrato José Pedro Beledo, in arte Beledo,
quasi per caso, curiosando tra le produzioni di Moonjune Records –
un’etichetta che per me è sempre fonte di scoperte. Chitarrista uruguayano oggi
a New York, il suo tocco elegante e curioso mi ha conquistato subito. Lo
paragonano ad Allan Holdsworth e in effetti ritrovo quella fluidità e quel
suono elettrico inconfondibile, ma ciò che mi colpisce davvero è la sua voglia
di esplorare e raccontare. Con Flotando En El Vacío, uscito nel 2024,
entro nel suo universo musicale per la prima volta da protagonista e non riesco
più a uscirne.
Lirismo, passione e virtuosismo in un
incontro intimo tra artista e strumento
Kind Of… è il nuovo album di Antonio Faraò, pianista e compositore romano.
Pubblicato dall’etichetta indipendente Notes Around Ag e distribuito da Azzurra
Music, segna un passaggio importante nella carriera del musicista: il suo primo
lavoro in piano solo, un incontro intimo con il pianoforte che mette in luce
uno dei protagonisti più riconoscibili e personali del jazz italiano nel mondo.
Gulliver + Roberto Ottaviano – The
Billia Session (Dodicilune, 2025)
Dal Grand Hotel Billia al mondo:
quattro musicisti in dialogo fra culture
Giunti al terzo capitolo della loro personale storia, i tre
viaggiatori dei mondi musicali del progetto Gulliver – Maurizio
Brunod alla chitarra elettrica ed acustica, Danilo Gallo al
contrabbasso, Massimo Barbiero alla batteria, percussioni e marimba –
mutuano il nome dal romanzo di Jonathan Swift e trovano in Roberto Ottaviano
un nuovo compagno di viaggio, al sax contralto e soprano, altrettanto curioso e
aperto all’indagine sulle musiche significanti, senza confini geografici o
temporali. In The Billia Session, raccolta di estratti di sessioni live
e di studio registrate al Grand Hotel Billia di Saint Vincent durante il 44°
Open Papyrus Jazz Festival, i quattro rinnovano quel girovagare fra continenti
e sentimenti che animava già Extrema Ratio (2016) e Gulliver
(2023), spaziando dalla Grecia alla Finlandia, dalla Spagna alla Turchia, dal
Venezuela alla Polonia e dal Cile all’Etiopia.
Inglese & Nannetti – L’Arte Di
Arrangiarsi (Opene Mind, La Luna E I Falò / Lizard Records, 2025)
Musica che accoglie, ricorda e fa
respirare
Ci sono dischi che nascono dal bisogno di guardarsi indietro,
di mettere ordine tra ricordi, melodie lasciate a metà, appunti rimasti per
anni in un cassetto. L’arte di arrangiarsi, il nuovo lavoro di Inglese
& Nannetti,(Gabriele Inglese:voce, chitarre, tastiere, arpa, clarinetto e flauti), (Paolo Nannetti:voce, basso, organetto e tastiere) è esattamente questo: un mosaico di esperienze e
intuizioni raccolte nel tempo, trasformate oggi in tredici canzoni che
respirano di memoria e di presente.
Stick Men – Brutal (EP)
(Iapetus / Unsung Records, 2025)
Cinque brani che trasformano
l’eredità crimsoniana in un viaggio nuovo e sorprendente
Con Brutal gli Stick Men tornano con un EP
breve ma densissimo, che racchiude in pochi minuti energia, invenzione e
freschezza. Per me non è solo l’anticipo del nuovo album atteso per l’autunno,
ma un piccolo universo a parte: uno spazio dove la forza del passato incontra
il coraggio di osare ancora.
Massimo Barbiero & Markus Stockhausen
– Stoicheia (Autoprodotto, 2024)
Un dialogo tra tromba, percussioni ed
elettronica ispirato agli elementi
Registrato il 2 settembre 2024 nel giardino di Villa Casana,
all’interno dell’Archivio Storico Olivetti, durante l’Open Papyrus Jazz
Festival di Ivrea, Stoicheia documenta la performance di Massimo
Barbiero (batteria e percussioni) e Markus Stockhausen (tromba,
flicorno e live electronics) insieme alla danzatrice Roberta Tirassa. La
sua presenza fisica e poetica nel disco possiamo solo immaginarla; per fortuna,
online circolano brevi video che restituiscono un assaggio della magia del trio
e della sua tensione verso l’incontro tra suono e movimento.
Il Segno Del Comando – Sublimazione –
Live (Autoproduzione / Nadir Music)
Un viaggio tra ombre, visioni e suoni
rituali nel progressive italiano
Trent’anni non si raggiungono per caso. Nel caso de Il
Segno del Comando, band genovese guidata dal basso visionario e
dall’instancabile creatività di Diego Banchero, rappresentano per me tre
decenni di esplorazione sonora, di viaggi attraverso paesaggi musicali che non
si lasciano mai rinchiudere in una definizione.
Un viaggio lungo dieci anni, tra
eleganza e fuoco, nel segno dello swing
10 Years non è solo un album: è un viaggio nel tempo, un racconto di dieci anni
di musica vissuta fianco a fianco, di incontri, di sorrisi, di concerti che
restano impressi come piccoli miracoli nella memoria. È l’energia di un gruppo
che sembra non conoscere limiti, la complicità tra musicisti che si ascoltano e
si sostengono, trasformando ogni nota in un gesto di condivisione.
The New Grove Project – Epiqurium (New
Grove Music, 2025)
Dal laboratorio solitario di Per
Sundbom alla rinascita collettiva con Robert Webb, per New Grove Music
Ci sono dischi che sembrano nascere dal nulla, altri che
invece tornano indietro nel tempo per riprendere fiato e rinascere in una forma
nuova. Epiqurium del The New Grove Project appartiene a questa
seconda categoria, ma con la forza di chi non ha mai davvero smesso di vivere.
Andrea Orlando - La Scienza delle
Stagioni (Autoproduzione, 2023)
Un viaggio sinfonico e visionario tra
stagioni interiori, teatralità e progressioni prog
Ci sono dischi che arrivano come stagioni nuove: non con
clamore, ma con quella forza lenta e necessaria che porta trasformazione. La
Scienza delle Stagioni, il secondo album solista di Andrea Orlando,
uscito nel 2023, è uno di questi.